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LOT 0438

CHARLES FRANÇOIS GRENIER DE LACROIX detto LACROIX DE

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(Marsiglia, 1700 circa - Berlino, 1782)
Veduta costiera mediterranea
Olio su tela, cm 58X44
Il dipinto è un piccolo ma elegante esempio del paesismo italianizzante di gusto europeo, i cui aspetti culturali risentono in maniera marcata delle teorie illuministe ed enciclopediche elaborate soprattutto da Montesquie, secondo le quali il clima, l'aspetto del cielo e il territorio determinano il carattere e la storia dei popoli. Questo presupposto influì indubbiamente sull'elaborazione formale della produzione di Lacroix de Marseille, contraddistinta dal superamento del paesaggio classico anticipando soluzioni di gusto illuminista e romantico sull'esempio di Vernet, Manglard, Carlo Bonavia e Claude Lorrain. Dopo l'apprendistato con Vernet in Francia, collaborò con il maestro diversi anni a Roma dove è documentato sino al 1760 e in seguito fu certamente a Napoli sino al 1776. Le sue vedute ideali di costa mediterranea sono una mirabile sintesi tra il realismo e il gusto ornamentale, una trasposizione marina del sentimento arcadico settecentesco e si evince una raffinata conduzione pittorica, capace di interpretare la luminosità del meridione italiano con sapienti stesure trasparenti e aspetti narrativi che saranno di esempio per gran parte del XIX secolo.

Bibliografia di riferimento:

F. Ingersoll-Smouse, 'Joseph Vernet, Peintre de Marine 1714-1789', Parigi 1926, ad vocem

J.L. de Los Llanos, É. Beck-Saiello, J.L Ryaux, 'Tivoli, Variations sur un paysage au XVIIIème siècle', catalogo della mostra, Parigi 2010, ad vocem

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Time, Location
29 May 2019
Italy, Genoa
Auction House
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(Marsiglia, 1700 circa - Berlino, 1782)
Veduta costiera mediterranea
Olio su tela, cm 58X44
Il dipinto è un piccolo ma elegante esempio del paesismo italianizzante di gusto europeo, i cui aspetti culturali risentono in maniera marcata delle teorie illuministe ed enciclopediche elaborate soprattutto da Montesquie, secondo le quali il clima, l'aspetto del cielo e il territorio determinano il carattere e la storia dei popoli. Questo presupposto influì indubbiamente sull'elaborazione formale della produzione di Lacroix de Marseille, contraddistinta dal superamento del paesaggio classico anticipando soluzioni di gusto illuminista e romantico sull'esempio di Vernet, Manglard, Carlo Bonavia e Claude Lorrain. Dopo l'apprendistato con Vernet in Francia, collaborò con il maestro diversi anni a Roma dove è documentato sino al 1760 e in seguito fu certamente a Napoli sino al 1776. Le sue vedute ideali di costa mediterranea sono una mirabile sintesi tra il realismo e il gusto ornamentale, una trasposizione marina del sentimento arcadico settecentesco e si evince una raffinata conduzione pittorica, capace di interpretare la luminosità del meridione italiano con sapienti stesure trasparenti e aspetti narrativi che saranno di esempio per gran parte del XIX secolo.

Bibliografia di riferimento:

F. Ingersoll-Smouse, 'Joseph Vernet, Peintre de Marine 1714-1789', Parigi 1926, ad vocem

J.L. de Los Llanos, É. Beck-Saiello, J.L Ryaux, 'Tivoli, Variations sur un paysage au XVIIIème siècle', catalogo della mostra, Parigi 2010, ad vocem

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