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Firenze, secolo XVIII BUSTO DI VENERE bronzo con tracce...

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Firenze, secolo XVIII

BUSTO DI VENERE

bronzo con tracce di doratura, alt. busto cm 54; montata su base circolare in scagliola, cm 65x44x20 complessivamente

Florentine, 18th century, a marble bust of the Venus de' Medici

Bibliografia di riferimento

T. Montanari, D. Zikos (a cura di), La fabbrica della bellezza, Firenze 2017, pp. 112-113 n. 1

Questo busto si rifà in maniera evidente alla famosa Venere de’ Medici, scultura rinvenuta a Roma presso le terme di Traiano nella vigna del vescovo di Viterbo Sebastiano Gualtieri, acquistata nel 1566 da Alfonso d’Este e ceduta qualche anno più tardi, nel 1575, a Ferdinando de’ Medici, che decise di esporla tra le antichità di Villa Medici a Roma. Nel 1677 fu trasferita a Firenze insieme a capolavori quali l’Arrotino e i Lottatori, per essere esposta nell’ambiente più prezioso degli Uffizi, la Tribuna, e diventare simbolo dell’intera raccolta museale fiorentina.

La Venere de’ Medici fu una delle sculture antiche maggiormente riprodotte in età barocca, e tra gli artisti che si cimentarono in quest’impresa va sicuramente menzionato lo scultore Massimiliano Soldani Benzi (Montevarchi 1656 - Firenze 1740), autore tra l’altro di una copia in bronzo a grandezza naturale fusa nel 1702 su commissione del principe del Liechtenstein, tutt’ora in collezione (Vaduz-Vienna, The Princely Collections, inv. SK 537), e di altre copie di diverse dimensioni.

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Estimate
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Time, Location
30 Jun 2020
Italy
Auction House
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Firenze, secolo XVIII

BUSTO DI VENERE

bronzo con tracce di doratura, alt. busto cm 54; montata su base circolare in scagliola, cm 65x44x20 complessivamente

Florentine, 18th century, a marble bust of the Venus de' Medici

Bibliografia di riferimento

T. Montanari, D. Zikos (a cura di), La fabbrica della bellezza, Firenze 2017, pp. 112-113 n. 1

Questo busto si rifà in maniera evidente alla famosa Venere de’ Medici, scultura rinvenuta a Roma presso le terme di Traiano nella vigna del vescovo di Viterbo Sebastiano Gualtieri, acquistata nel 1566 da Alfonso d’Este e ceduta qualche anno più tardi, nel 1575, a Ferdinando de’ Medici, che decise di esporla tra le antichità di Villa Medici a Roma. Nel 1677 fu trasferita a Firenze insieme a capolavori quali l’Arrotino e i Lottatori, per essere esposta nell’ambiente più prezioso degli Uffizi, la Tribuna, e diventare simbolo dell’intera raccolta museale fiorentina.

La Venere de’ Medici fu una delle sculture antiche maggiormente riprodotte in età barocca, e tra gli artisti che si cimentarono in quest’impresa va sicuramente menzionato lo scultore Massimiliano Soldani Benzi (Montevarchi 1656 - Firenze 1740), autore tra l’altro di una copia in bronzo a grandezza naturale fusa nel 1702 su commissione del principe del Liechtenstein, tutt’ora in collezione (Vaduz-Vienna, The Princely Collections, inv. SK 537), e di altre copie di diverse dimensioni.

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30 Jun 2020
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