GIOVANNI BATTISTA PACE
(Roma, 1650 - 1699)
Paesaggio con la Maddalena
Olio su tela, cm 73X135
Provenienza:
Milano, Finarte, 16 marzo 1985, lotto 100 (come attribuito a Pierfrancesco Mola)
Milano, Finarte, 17 dicembre 2009, lotto 1289 (come attribuito a Giovanni Battista Pace)
Allievo del padre Michele Pace, celebre naturamortista, Giovanni iniziì precocemente la propria attività. La sua prima commissione, infatti, risale al 1664 e fu per conto del cardinale Flavio Chigi (I. Faldi, I dipinti chigiani di Michele e Giovan Battista Pace, in Arte Antica e Moderna, 34-36, 1966, pp. 144-150), anche se il pagamento risulta come logico intestato al genitore (cfr. V. Golzio, Documenti artistici sul Seicento nell'archivio Chigi, Roma 1939, p. 285). Tuttavia, è importante annotare la frequentazione della bottega di Pier Francesco Mola da parte del giovane che, se pur limitata nel tempo a causa della morte del maestro ticinese avvenuta nel 1666, segnì certamente il suo stile e gusto paesistico, come dimostrano soprattutto la Sacra Famiglia con San Giovannino in collezione privata a Pienza, in cui la figura della Vergine è la stessa presente nel Riposo in Egitto già Chigi, con la medesima conformazione massiccia e il panneggiare pesantemente contorto, probabilmente riferibile al periodo giovanile (F. Petrucci, Un Satiretto del Mola dalla collezione del Marchese del Carpio e qualche novità su Giovan Battista Pace, in Quaderni del Barocco, II, Ariccia 2013, fig. 16-17).
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(Roma, 1650 - 1699)
Paesaggio con la Maddalena
Olio su tela, cm 73X135
Provenienza:
Milano, Finarte, 16 marzo 1985, lotto 100 (come attribuito a Pierfrancesco Mola)
Milano, Finarte, 17 dicembre 2009, lotto 1289 (come attribuito a Giovanni Battista Pace)
Allievo del padre Michele Pace, celebre naturamortista, Giovanni iniziì precocemente la propria attività. La sua prima commissione, infatti, risale al 1664 e fu per conto del cardinale Flavio Chigi (I. Faldi, I dipinti chigiani di Michele e Giovan Battista Pace, in Arte Antica e Moderna, 34-36, 1966, pp. 144-150), anche se il pagamento risulta come logico intestato al genitore (cfr. V. Golzio, Documenti artistici sul Seicento nell'archivio Chigi, Roma 1939, p. 285). Tuttavia, è importante annotare la frequentazione della bottega di Pier Francesco Mola da parte del giovane che, se pur limitata nel tempo a causa della morte del maestro ticinese avvenuta nel 1666, segnì certamente il suo stile e gusto paesistico, come dimostrano soprattutto la Sacra Famiglia con San Giovannino in collezione privata a Pienza, in cui la figura della Vergine è la stessa presente nel Riposo in Egitto già Chigi, con la medesima conformazione massiccia e il panneggiare pesantemente contorto, probabilmente riferibile al periodo giovanile (F. Petrucci, Un Satiretto del Mola dalla collezione del Marchese del Carpio e qualche novità su Giovan Battista Pace, in Quaderni del Barocco, II, Ariccia 2013, fig. 16-17).