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Jacopo Robusti, il Tintoretto (Venezia 1518 - 1594) bottega...

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Jacopo Robusti, il Tintoretto (Venezia 1518 - 1594) bottega di
Bozzetto del Giudizio universale
Olio su carta
164 x 63,5 cm
L'opera riprende il Giudizio Universale di Tintoretto conservato nella Chiesa della Madonna dell'Orto a Venezia. L'ipotesi qui presentata è che possa trattarsi del bozzetto utilizzato in bottega del maestro veneziano per la produzione di altre versioni dell'opera, di dimensioni ridotte e destinate al culto domestico.

Con Veronese e Tiziano, il Tintoretto forma il trio dei grandi maestri del Cinquecento veneziano. Egli visse e incentrò la sua produzione a Venezia, si conoscono infatti due soli spostamenti, uno a Roma nel 1545 e una visita a Mantova nel 1580. Inizialmente frequentò la bottega di Tiziano, ma il suo carattere irrequieto e il suo credo religioso tormentato lo portarono a distaccarsi dall’elegante manierismo classicista veneto, di cui Tiziano fu uno dei maggiori esponenti. A consolidare l’enfasi del suo fare artistico contribuì l’arrivo a Venezia del Pordenone e il plasticismo della pittura tosco-romana, di Michelangiolo in particolare. Alla potenza descrittiva unì l’eleganza sinuosa del Parmigianino, derivata dal camaleontico Andrea Schiavone. Tra i primi suoi committenti ci fu l’influente scrittore Pietro Aretino, il quale commissionò un’opera, la sua abitazione: Apollo e Marsia. Grazie alle lodi dello scrittore, iniziò una lunghissima carriera che lo vide impegnato in molte importanti istituzioni di Venezia, tra cui: la Scuola del Sacramento, Scuola Grande di San Marco, Scuola Grande di San Rocco, Palazzo Ducale, su commissione Governo della Repubblica Veneta, in un gran numero di chiese e per le più importanti casate veneziane. Nella sua bottega si formarono l’adorata figlia Marietta (la Tintoretta), il figlio Domenico, e operarono Antonio Vassilacchi detto l’Aliense, Andrea Vicentino, Pauwels Franck detto Paolo Fiammingo, Marten de Vos, Ludovico Toeput detto il Pozzoserrato. L’intera generazione seguente di pittore veneziani, con valori diversi, subì la sua influenza, come dimostrano le opere di Palma il Giovane, Leonardo Corona, Pietro Malombra e Sante Peranda.

Jacopo Robusti, il Tintoretto (Venice 1518 - 1594) workshop of
Bozzetto of the Last Judgement
Oil on paper
164 x 63,5 cm
The artwork is based on Tintoretto's Last Judgement preserved in the Church of the Madonna dell'Orto in Venice. The hypothesis presented here is that it may be the sketch used in the Venetian master's workshop for the production of other versions of the artwork, smaller in size and intended for domestic worship.

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Sale price
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Estimate
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Time, Location
03 Dec 2024
Italy, Milan
Auction House
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Jacopo Robusti, il Tintoretto (Venezia 1518 - 1594) bottega di
Bozzetto del Giudizio universale
Olio su carta
164 x 63,5 cm
L'opera riprende il Giudizio Universale di Tintoretto conservato nella Chiesa della Madonna dell'Orto a Venezia. L'ipotesi qui presentata è che possa trattarsi del bozzetto utilizzato in bottega del maestro veneziano per la produzione di altre versioni dell'opera, di dimensioni ridotte e destinate al culto domestico.

Con Veronese e Tiziano, il Tintoretto forma il trio dei grandi maestri del Cinquecento veneziano. Egli visse e incentrò la sua produzione a Venezia, si conoscono infatti due soli spostamenti, uno a Roma nel 1545 e una visita a Mantova nel 1580. Inizialmente frequentò la bottega di Tiziano, ma il suo carattere irrequieto e il suo credo religioso tormentato lo portarono a distaccarsi dall’elegante manierismo classicista veneto, di cui Tiziano fu uno dei maggiori esponenti. A consolidare l’enfasi del suo fare artistico contribuì l’arrivo a Venezia del Pordenone e il plasticismo della pittura tosco-romana, di Michelangiolo in particolare. Alla potenza descrittiva unì l’eleganza sinuosa del Parmigianino, derivata dal camaleontico Andrea Schiavone. Tra i primi suoi committenti ci fu l’influente scrittore Pietro Aretino, il quale commissionò un’opera, la sua abitazione: Apollo e Marsia. Grazie alle lodi dello scrittore, iniziò una lunghissima carriera che lo vide impegnato in molte importanti istituzioni di Venezia, tra cui: la Scuola del Sacramento, Scuola Grande di San Marco, Scuola Grande di San Rocco, Palazzo Ducale, su commissione Governo della Repubblica Veneta, in un gran numero di chiese e per le più importanti casate veneziane. Nella sua bottega si formarono l’adorata figlia Marietta (la Tintoretta), il figlio Domenico, e operarono Antonio Vassilacchi detto l’Aliense, Andrea Vicentino, Pauwels Franck detto Paolo Fiammingo, Marten de Vos, Ludovico Toeput detto il Pozzoserrato. L’intera generazione seguente di pittore veneziani, con valori diversi, subì la sua influenza, come dimostrano le opere di Palma il Giovane, Leonardo Corona, Pietro Malombra e Sante Peranda.

Jacopo Robusti, il Tintoretto (Venice 1518 - 1594) workshop of
Bozzetto of the Last Judgement
Oil on paper
164 x 63,5 cm
The artwork is based on Tintoretto's Last Judgement preserved in the Church of the Madonna dell'Orto in Venice. The hypothesis presented here is that it may be the sketch used in the Venetian master's workshop for the production of other versions of the artwork, smaller in size and intended for domestic worship.

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03 Dec 2024
Italy, Milan
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