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LOT 52

Stefano Della Bella (Firenze, 1610 - 1664), Carlo Cant detto Buffetto. Jean Couvay (Arles ca. 1605?Parigi 1663). 1645-1646.

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Acquaforte e bulino. mm 243x186. Con il montaggio: mm 375x265. DeVesme/Massar, 30. L'incisione raffigura Carlo Cantù (1609-1676), attore della commedia dell'arte, colto nell'atto di suonare la chitarra. Di origine forse lombarda assai presto si cimentò nel ruolo di secondo Zanni al servizio del duca di Parma Odoardo Farnese. In seguito venne richiesto a Parigi da Anna d'Austria, e presso la corte francese ottene grandi consensi e successo. Tra il 1645 e il 1646, periodo della sua permanenza, Stefano della Bella ne incise il ritratto in costume di Brighella sullo sfondo di Pont-Neuf e della capitale francese: l'attore è rappresentato nell'atto di suonare la chitarra mentre flauto, tibia, zampogna ai suoi piedi indicano la sua capacità di cambiare strumento secondo la consuetudine della maschera. Il cartiglio, in basso a destra, recita: "Fortuna per despett / Me fer volar la robba co i dinar, / La patria abbandonar, / E de Carlo Cantù me fer Buffet. / Ma po' mudò concett. / Quando da Zan me mess a recitar. / Come Carlo incontrai fortuna avversa / Come Buffet la provo a la / roversa", a prova di una sopraggiunta agiatezza da attore dopo la miseria sofferta per un rovescio di fortuna. La tavola venne utilizzata come frontespizio per il Cicalamento,ovvero Trattato di Matrimonio tra Buffetto e Colombina Comici,serie di lettere in prosa e versi in dialetto veneto altrimenti definiti "canzonette ridicolose", dove è rievocata la contrastata storia d'amore dei due comici fino al sospirato matrimonio. Incisione molto rara per la quale si ascrivono a Stefano della Bella solo il paesaggio di Parigi con Pont Neuf sul fondo e la figura in piccolo dell'attore, il contorno della figura grande al centro e il contorno degli strumenti sul primo piano. Il completamento pare si debba a Jean Couvay che terminò a bulino la figura centrale e tutto il primo piano. Bellissima impressione su carta vergellata con filigrana "stemma sormontato da bassa corona".

Esemplare applicato lungo i margini a supporto finestrato in carta vergellata. Ingiallimento lungo i bordi dovuto al vecchio incollaggio. Traccia di due pieghe orizzontali e carta lievemente ondulata .

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26 Oct 2021
Italy
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Acquaforte e bulino. mm 243x186. Con il montaggio: mm 375x265. DeVesme/Massar, 30. L'incisione raffigura Carlo Cantù (1609-1676), attore della commedia dell'arte, colto nell'atto di suonare la chitarra. Di origine forse lombarda assai presto si cimentò nel ruolo di secondo Zanni al servizio del duca di Parma Odoardo Farnese. In seguito venne richiesto a Parigi da Anna d'Austria, e presso la corte francese ottene grandi consensi e successo. Tra il 1645 e il 1646, periodo della sua permanenza, Stefano della Bella ne incise il ritratto in costume di Brighella sullo sfondo di Pont-Neuf e della capitale francese: l'attore è rappresentato nell'atto di suonare la chitarra mentre flauto, tibia, zampogna ai suoi piedi indicano la sua capacità di cambiare strumento secondo la consuetudine della maschera. Il cartiglio, in basso a destra, recita: "Fortuna per despett / Me fer volar la robba co i dinar, / La patria abbandonar, / E de Carlo Cantù me fer Buffet. / Ma po' mudò concett. / Quando da Zan me mess a recitar. / Come Carlo incontrai fortuna avversa / Come Buffet la provo a la / roversa", a prova di una sopraggiunta agiatezza da attore dopo la miseria sofferta per un rovescio di fortuna. La tavola venne utilizzata come frontespizio per il Cicalamento,ovvero Trattato di Matrimonio tra Buffetto e Colombina Comici,serie di lettere in prosa e versi in dialetto veneto altrimenti definiti "canzonette ridicolose", dove è rievocata la contrastata storia d'amore dei due comici fino al sospirato matrimonio. Incisione molto rara per la quale si ascrivono a Stefano della Bella solo il paesaggio di Parigi con Pont Neuf sul fondo e la figura in piccolo dell'attore, il contorno della figura grande al centro e il contorno degli strumenti sul primo piano. Il completamento pare si debba a Jean Couvay che terminò a bulino la figura centrale e tutto il primo piano. Bellissima impressione su carta vergellata con filigrana "stemma sormontato da bassa corona".

Esemplare applicato lungo i margini a supporto finestrato in carta vergellata. Ingiallimento lungo i bordi dovuto al vecchio incollaggio. Traccia di due pieghe orizzontali e carta lievemente ondulata .

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