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1965 Maserati Sebring 'Series II' 3700 Coupé, Coachwork by Carrozzeria Vignale

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?Delivered new in Italy
?Matching chassis and engine numbers
?Original colour scheme
?Recent Restoration
?Registered in Italy

Introduced in 1962, the Sebring was one of the final manifestations of the landmark 3500 GT, which had been the linchpin of Maserati's programme to establish itself as a manufacturer of road cars. Despite numerous racetrack successes that included Juan Manuel Fangio's fifth World Championship - at the wheel of a 250F - and runner-up spot in the World Sports Car Championship with the fabulous 450S - both in 1957, the marque's most successful season - Maserati was by that time facing a bleak future. Its parent company's financial difficulties forced a withdrawal from racing, and Maserati's survival strategy for the 1960s centred on switching production from competition to road models.

The Modena marque's new era began in 1957 with the launch of the Touring-bodied 3500 GT, its first road car built in significant numbers. A luxury 2+2, the 3500 GT drew heavily on Maserati's competition experience, employing a tubular chassis frame and an engine derived from the 350S sportscar unit of 1956. Suspension was independent at the front by wishbones and coil springs, while at the back there was a conventional live axle/semi-elliptic arrangement. The 3500 GT's designer was none other than Giulio Alfieri, creator of the immortal Tipo 60/61 'Birdcage' sports-racer and the man responsible for developing the 250F into a World Championship winner. The twin-overhead-camshaft, six-cylinder engine was a close relative of that used in the 250F and developed around 220bhp initially, later examples producing 235bhp on Lucas mechanical fuel injection. Built initially with drum brakes and four-speed transmission, the 3500 GT was progressively updated, gaining five speeds, front disc brakes and, finally, all-disc braking.

A car possessing such impeccable antecedents not unnaturally attracted the attention of Italy's finest carrozzeria: Allemano, Bertone and Frua all created bodies for the 3500 GT chassis. Most coupés were the work of Touring, while all but one (a Frua-bodied example) of the much less common Spyder version were the work of Carrozzeria Vignale.

Built on the short-wheelbase chassis of the Spyder and likewise styled by Vignale, the Sebring 2+2 coupé arrived in 1962. By now a five-speed gearbox, four-wheel disc brakes, and fuel injection were standard equipment, with automatic transmission, air conditioning, and a limited-slip differential available as options. With a price tag of £5,116 (tax paid in the UK) the Maserati was some 22% more expensive than the contemporary Aston Martin DB5, its closest rival. Introduced in 1965, the Sebring Series II came with a 3.7-litre 245bhp engine, while some cars left the factory with 4.0-litre units towards the end of production in 1966, by which time 591 Sebrings had been built, 242 of which were in the second series.

One of the most elegant and understated Grand Touring cars of the 1960s, the Maserati Sebring offered here is a Series II model fitted with the 3.7-litre engine and five-speed gearbox. According to the accompanying copy of Maserati's build sheet, chassis number '10153' was manufactured December 1965 and delivered via the main agent Orfeo Ferasin of Vicenza in the Veneto region of Northern Italy. The original colour scheme was Bianco Polo Park with black leather interior, the same as it is today, while the Sebring's first owner was Count Lodovico Bonin Longare.

The Maserati subsequently formed part of the Compiano Collection in Treviso for many years before being purchased in 2016 by the vendor, who commissioned a conservative restoration of the car by Ferrari and Maserati specialists, Maranello Service of Calvatone near Cremona. Beautifully presented, this rare and desirable Maserati Gran Turismo is offered with Italian registration documents, ASI homologation papers, and the aforementioned build sheets from Maserati. An elegant addition to any collection.

1965 Maserati Sebring 'Serie II' 3700 Coupé
Carrozzeria della Carrozzeria Vignale
Telaio nr. AM 101 10153

? Venduta nuova in Italia
? Numeri di telaio e motore corrispondenti
? Combinazione di colori originale
? Restauro recente
? Immatricolata in Italia

Introdotta nel 1962, la Sebring fu una delle ultime evoluzioni della 3500 GT, che era stata la chiave di volta del programma Maserati per affermarsi come produttore di vetture stradali. Nonostante i numerosi successi in pista, che includevano il quinto campionato mondiale di Juan Manuel Fangio - al volante di una 250F - e il secondo posto nel Campionato mondiale per vetture Sport con la favolosa 450S - entrambi nel 1957, la stagione di maggior successo della marca - Maserati vedeva davanti a sé un futuro cupo. Le difficoltà finanziarie delle altre aziende dell'impero Orsi, di cui Maserati faceva parte, hanno costretto a rinunciare alle corse e, la strategia di sopravvivenza di Maserati per gli anni '60 si è così incentrata sul passaggio della produzione dalle vetture da corsa ai modelli stradali.

La nuova era della marca di Modena iniziò nel 1957 con il lancio della 3500 GT, la sua prima auto "stradale" costruita in numero significativo. Lussuosa 2+2, la 3500 GT ha attinto pesantemente all'esperienza Maserati nelle corse, impiegando un telaio a struttura tubolare e un motore derivato direttamente dall'unità della vettura Sport 350S del 1956. La sospensione è a ruote indipendenti all'avantreno, con ammortizzatore e molla elicoidale, mentre dietro c'era un più convenzionale ponte rigido con balestre semiellittiche. Il progettista della 3500 GT era nientemeno che Giulio Alfieri, creatore dell'immortale tipo 60/61 "Birdcage", il pilota delle vetture sport e l'uomo responsabile dello sviluppo della 250F che è arrivata a vincere il campionato del mondo. Il motore a sei cilindri con doppio albero a camme in testa della 3500, era un parente stretto di quello usato nella 250F e, inizialmente, sviluppava intorno ai 220 CV; in seguito arrivò a 235 cv sugli esemplari dotati di iniezione meccanica del carburante Lucas. Costruita inizialmente con freni a tamburo e cambio a quattro velocità, la 3500 GT è stata progressivamente aggiornata, ricevendo il cambio a cinque velocità, freni a disco anteriori e, infine, l'impianto frenante a quattro dischi.

Un'auto che possedeva tali impeccabili origini, non poteva non attrarre l'attenzione delle migliori carrozzerie italiane: Allemano, Bertone e Frua hanno creato le carrozzerie che hanno vestito il telaio della 3500 GT. La maggior parte delle coupé erano opera di Touring, mentre tutte, tranne una (vestita da Frua) le Spyder, molto più rare, sono state frutto dell'opera della Carrozzeria Vignale.

Costruita sul telaio passo corto della Spyder e anche lei disegnata da Vignale, la coupé Sebring 2+2 arrivò nel 1962. Ormai cambio a cinque marce, freni a disco sulle quattro ruote e l'iniezione di carburante erano equipaggiamento di serie, mentre cambio automatico, aria condizionata e differenziale autobloccante erano disponibili come opzioni. Con un prezzo di £ 5.116 (tasse del Regno Unito incluse) la Maserati era del 22% più costosa rispetto alla contemporanea, e più prossima rivale, Aston Martin DB5. Introdotta nel 1965, la Sebring Serie II veniva solitamente fornita con un motore da 3,7 litri da 245 CV, anche se alcune auto, verso la fine della produzione avvenuta ne 1966, lasciarono la fabbrica con motore da 4,0 litri. In totale sono stati realizzati 591 esemplari di Sebring, 242 dei quali erano seconda serie.

Una delle vetture Gran Turismo più eleganti e sobrie degli anni '60, la Maserati Sebring offerta qui è un esemplare della Serie II, dotato di motore da 3,7 litri e cambio a cinque marce. Secondo la copia del foglio di costruzione Maserati, che accompagna la vettura, il numero di telaio '10153' è stato fabbricato nel dicembre 1965 e consegnato, tramite l'agente principale Orfeo Ferasin di Vicenza, in Veneto. Lo schema cromatico originale era il Bianco Polo Park con interni in pelle nera, lo stesso di oggi, ed il primo proprietario di questa Sebring è stato il conte Lodovico Bonin Longare.

La Maserati è successivamente entrata a far parte della Collezione Compiano di Treviso in cui è rimasta per molti anni prima di essere acquistata, nel 2016, dal venditore attuale, che ha commissionato un restauro conservativo della vettura agli specialisti Ferrari e Maserati della "Maranello Service" di Calvatone vicino a Cremona. Splendidamente presentata, questa rara e desiderabile Maserati Gran Turismo è offerta con documenti di immatricolazione italiani, documenti di omologazione ASI e la scheda di produzione, sopra citata, rilasciata dalla Maserati. Un'elegante aggiunta a qualsiasi collezione.

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Time, Location
27 Oct 2018
Italy, Padua
Auction House
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?Delivered new in Italy
?Matching chassis and engine numbers
?Original colour scheme
?Recent Restoration
?Registered in Italy

Introduced in 1962, the Sebring was one of the final manifestations of the landmark 3500 GT, which had been the linchpin of Maserati's programme to establish itself as a manufacturer of road cars. Despite numerous racetrack successes that included Juan Manuel Fangio's fifth World Championship - at the wheel of a 250F - and runner-up spot in the World Sports Car Championship with the fabulous 450S - both in 1957, the marque's most successful season - Maserati was by that time facing a bleak future. Its parent company's financial difficulties forced a withdrawal from racing, and Maserati's survival strategy for the 1960s centred on switching production from competition to road models.

The Modena marque's new era began in 1957 with the launch of the Touring-bodied 3500 GT, its first road car built in significant numbers. A luxury 2+2, the 3500 GT drew heavily on Maserati's competition experience, employing a tubular chassis frame and an engine derived from the 350S sportscar unit of 1956. Suspension was independent at the front by wishbones and coil springs, while at the back there was a conventional live axle/semi-elliptic arrangement. The 3500 GT's designer was none other than Giulio Alfieri, creator of the immortal Tipo 60/61 'Birdcage' sports-racer and the man responsible for developing the 250F into a World Championship winner. The twin-overhead-camshaft, six-cylinder engine was a close relative of that used in the 250F and developed around 220bhp initially, later examples producing 235bhp on Lucas mechanical fuel injection. Built initially with drum brakes and four-speed transmission, the 3500 GT was progressively updated, gaining five speeds, front disc brakes and, finally, all-disc braking.

A car possessing such impeccable antecedents not unnaturally attracted the attention of Italy's finest carrozzeria: Allemano, Bertone and Frua all created bodies for the 3500 GT chassis. Most coupés were the work of Touring, while all but one (a Frua-bodied example) of the much less common Spyder version were the work of Carrozzeria Vignale.

Built on the short-wheelbase chassis of the Spyder and likewise styled by Vignale, the Sebring 2+2 coupé arrived in 1962. By now a five-speed gearbox, four-wheel disc brakes, and fuel injection were standard equipment, with automatic transmission, air conditioning, and a limited-slip differential available as options. With a price tag of £5,116 (tax paid in the UK) the Maserati was some 22% more expensive than the contemporary Aston Martin DB5, its closest rival. Introduced in 1965, the Sebring Series II came with a 3.7-litre 245bhp engine, while some cars left the factory with 4.0-litre units towards the end of production in 1966, by which time 591 Sebrings had been built, 242 of which were in the second series.

One of the most elegant and understated Grand Touring cars of the 1960s, the Maserati Sebring offered here is a Series II model fitted with the 3.7-litre engine and five-speed gearbox. According to the accompanying copy of Maserati's build sheet, chassis number '10153' was manufactured December 1965 and delivered via the main agent Orfeo Ferasin of Vicenza in the Veneto region of Northern Italy. The original colour scheme was Bianco Polo Park with black leather interior, the same as it is today, while the Sebring's first owner was Count Lodovico Bonin Longare.

The Maserati subsequently formed part of the Compiano Collection in Treviso for many years before being purchased in 2016 by the vendor, who commissioned a conservative restoration of the car by Ferrari and Maserati specialists, Maranello Service of Calvatone near Cremona. Beautifully presented, this rare and desirable Maserati Gran Turismo is offered with Italian registration documents, ASI homologation papers, and the aforementioned build sheets from Maserati. An elegant addition to any collection.

1965 Maserati Sebring 'Serie II' 3700 Coupé
Carrozzeria della Carrozzeria Vignale
Telaio nr. AM 101 10153

? Venduta nuova in Italia
? Numeri di telaio e motore corrispondenti
? Combinazione di colori originale
? Restauro recente
? Immatricolata in Italia

Introdotta nel 1962, la Sebring fu una delle ultime evoluzioni della 3500 GT, che era stata la chiave di volta del programma Maserati per affermarsi come produttore di vetture stradali. Nonostante i numerosi successi in pista, che includevano il quinto campionato mondiale di Juan Manuel Fangio - al volante di una 250F - e il secondo posto nel Campionato mondiale per vetture Sport con la favolosa 450S - entrambi nel 1957, la stagione di maggior successo della marca - Maserati vedeva davanti a sé un futuro cupo. Le difficoltà finanziarie delle altre aziende dell'impero Orsi, di cui Maserati faceva parte, hanno costretto a rinunciare alle corse e, la strategia di sopravvivenza di Maserati per gli anni '60 si è così incentrata sul passaggio della produzione dalle vetture da corsa ai modelli stradali.

La nuova era della marca di Modena iniziò nel 1957 con il lancio della 3500 GT, la sua prima auto "stradale" costruita in numero significativo. Lussuosa 2+2, la 3500 GT ha attinto pesantemente all'esperienza Maserati nelle corse, impiegando un telaio a struttura tubolare e un motore derivato direttamente dall'unità della vettura Sport 350S del 1956. La sospensione è a ruote indipendenti all'avantreno, con ammortizzatore e molla elicoidale, mentre dietro c'era un più convenzionale ponte rigido con balestre semiellittiche. Il progettista della 3500 GT era nientemeno che Giulio Alfieri, creatore dell'immortale tipo 60/61 "Birdcage", il pilota delle vetture sport e l'uomo responsabile dello sviluppo della 250F che è arrivata a vincere il campionato del mondo. Il motore a sei cilindri con doppio albero a camme in testa della 3500, era un parente stretto di quello usato nella 250F e, inizialmente, sviluppava intorno ai 220 CV; in seguito arrivò a 235 cv sugli esemplari dotati di iniezione meccanica del carburante Lucas. Costruita inizialmente con freni a tamburo e cambio a quattro velocità, la 3500 GT è stata progressivamente aggiornata, ricevendo il cambio a cinque velocità, freni a disco anteriori e, infine, l'impianto frenante a quattro dischi.

Un'auto che possedeva tali impeccabili origini, non poteva non attrarre l'attenzione delle migliori carrozzerie italiane: Allemano, Bertone e Frua hanno creato le carrozzerie che hanno vestito il telaio della 3500 GT. La maggior parte delle coupé erano opera di Touring, mentre tutte, tranne una (vestita da Frua) le Spyder, molto più rare, sono state frutto dell'opera della Carrozzeria Vignale.

Costruita sul telaio passo corto della Spyder e anche lei disegnata da Vignale, la coupé Sebring 2+2 arrivò nel 1962. Ormai cambio a cinque marce, freni a disco sulle quattro ruote e l'iniezione di carburante erano equipaggiamento di serie, mentre cambio automatico, aria condizionata e differenziale autobloccante erano disponibili come opzioni. Con un prezzo di £ 5.116 (tasse del Regno Unito incluse) la Maserati era del 22% più costosa rispetto alla contemporanea, e più prossima rivale, Aston Martin DB5. Introdotta nel 1965, la Sebring Serie II veniva solitamente fornita con un motore da 3,7 litri da 245 CV, anche se alcune auto, verso la fine della produzione avvenuta ne 1966, lasciarono la fabbrica con motore da 4,0 litri. In totale sono stati realizzati 591 esemplari di Sebring, 242 dei quali erano seconda serie.

Una delle vetture Gran Turismo più eleganti e sobrie degli anni '60, la Maserati Sebring offerta qui è un esemplare della Serie II, dotato di motore da 3,7 litri e cambio a cinque marce. Secondo la copia del foglio di costruzione Maserati, che accompagna la vettura, il numero di telaio '10153' è stato fabbricato nel dicembre 1965 e consegnato, tramite l'agente principale Orfeo Ferasin di Vicenza, in Veneto. Lo schema cromatico originale era il Bianco Polo Park con interni in pelle nera, lo stesso di oggi, ed il primo proprietario di questa Sebring è stato il conte Lodovico Bonin Longare.

La Maserati è successivamente entrata a far parte della Collezione Compiano di Treviso in cui è rimasta per molti anni prima di essere acquistata, nel 2016, dal venditore attuale, che ha commissionato un restauro conservativo della vettura agli specialisti Ferrari e Maserati della "Maranello Service" di Calvatone vicino a Cremona. Splendidamente presentata, questa rara e desiderabile Maserati Gran Turismo è offerta con documenti di immatricolazione italiani, documenti di omologazione ASI e la scheda di produzione, sopra citata, rilasciata dalla Maserati. Un'elegante aggiunta a qualsiasi collezione.

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Time, Location
27 Oct 2018
Italy, Padua
Auction House
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