Market Analytics
Search Price Results
Wish

LOT 0167

ANTONIO MARINI

[ translate ]

(Venezia, 1668 - 1725)
Coppia di paesaggi
Olio su tela, cm 35X40 (2)

Riconducibili al catalogo di Antonio Marini, i dipinti si connotano quali prodotti giovanili dell'artista. Pittore dedito al paesaggio e alle Fortune di mare, sugli esempi del Tempesta e di Salvator Rosa, egli caratterizzì le sue opere con toni drammatici e impasti chiaroscurali a macchia. Le vicende critiche di Marini sono comunque fatto recente e in analogia con gli studi su Marco Ricci (Belluno, 1676 - Venezia, 1730) e Alessandro Magnasco (Genova, 1667 - 1749). Non conosciamo benissimo gli anni della sua formazione, avvenuta verosimilmente a Padova e a Bologna dove è documentato intorno al 1693 e si presume che entrì in contatto con il Peruzzini, mentre le suggestioni rosiane si suppone che siano state da lui apprese durante un soggiorno a Firenze. Le sue opere sono una interpretazione del paesaggio di straordinaria felicità espressiva, altresì inizialmente debitrici di un altro importante paesaggista che si riconosce in Bartolomeo Pedon (Venezia 1665 - 1732), anch'esso pioniere nell'evoluzione in chiave settecentesca di questo particolare genere pittorico. Infatti, nel corso finale dell'età barocca, Marini proseguì la propria ricerca espressiva sfilacciando sempre più le sue stesure, preannunciando quelle più tipiche del Settecento veneto. Nel nostro caso possiamo avvertire in luce queste sensibilità osservando le descrizioni dei rivi e dei fondali, in modo particolare per il 'fare veloce' e sfrangiato delle case e dei brani arborei.

Bibliografia di riferimento:
L. Muti, D. De Sarno Prignano, Antonio Marini, Rimini 1991, ad vocem
M. Silvia Proni, Antonio Maria Marini. Opera completa, Napoli 1992, ad vocem
R. Pallucchini, La pittura nel Veneto. Il Settecento, Milano 1995, I, pp. 222 ; 227

[ translate ]

View it on
Estimate
Unlock
Time, Location
21 Sep 2021
Italy, Genoa
Auction House
Unlock

[ translate ]

(Venezia, 1668 - 1725)
Coppia di paesaggi
Olio su tela, cm 35X40 (2)

Riconducibili al catalogo di Antonio Marini, i dipinti si connotano quali prodotti giovanili dell'artista. Pittore dedito al paesaggio e alle Fortune di mare, sugli esempi del Tempesta e di Salvator Rosa, egli caratterizzì le sue opere con toni drammatici e impasti chiaroscurali a macchia. Le vicende critiche di Marini sono comunque fatto recente e in analogia con gli studi su Marco Ricci (Belluno, 1676 - Venezia, 1730) e Alessandro Magnasco (Genova, 1667 - 1749). Non conosciamo benissimo gli anni della sua formazione, avvenuta verosimilmente a Padova e a Bologna dove è documentato intorno al 1693 e si presume che entrì in contatto con il Peruzzini, mentre le suggestioni rosiane si suppone che siano state da lui apprese durante un soggiorno a Firenze. Le sue opere sono una interpretazione del paesaggio di straordinaria felicità espressiva, altresì inizialmente debitrici di un altro importante paesaggista che si riconosce in Bartolomeo Pedon (Venezia 1665 - 1732), anch'esso pioniere nell'evoluzione in chiave settecentesca di questo particolare genere pittorico. Infatti, nel corso finale dell'età barocca, Marini proseguì la propria ricerca espressiva sfilacciando sempre più le sue stesure, preannunciando quelle più tipiche del Settecento veneto. Nel nostro caso possiamo avvertire in luce queste sensibilità osservando le descrizioni dei rivi e dei fondali, in modo particolare per il 'fare veloce' e sfrangiato delle case e dei brani arborei.

Bibliografia di riferimento:
L. Muti, D. De Sarno Prignano, Antonio Marini, Rimini 1991, ad vocem
M. Silvia Proni, Antonio Maria Marini. Opera completa, Napoli 1992, ad vocem
R. Pallucchini, La pittura nel Veneto. Il Settecento, Milano 1995, I, pp. 222 ; 227

[ translate ]
Estimate
Unlock
Time, Location
21 Sep 2021
Italy, Genoa
Auction House
Unlock