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BALDASSARRE ALOISI detto IL GALANINO (attr. a)

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(Bologna, 1577 - Roma, 1638)
Autoritratto di Baldassarre Aloisi con il ritratto di Annibale Carracci
Olio su tela, cm 82X68

L'opera raffigura l'autoritratto di un pittore, riconoscibile per la tavolozza e la piccola miniatura che porge all'osservatore ed è proprio quest'ultima effige dal chiaro sentimento carraccesco a confermare la cultura felsinea e a suggerire a Massimo Pulini l'attribuzione a Baldassarre Aloisi detto il Galanino. L'artista, nato a Bologna e allievo dei Carracci, esordisce dipingendo l'Allegoria dei Tre Fiumi per il funerale di Agostino (1602) e la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Francesco per la Chiesa di San Paolo in Monte oggi custodita nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, in cui è evidente l'influenza di Ludovico. Nel 1607 lo sappiamo attivo a Roma in ambito carraccesco ma altresì influenzato dal naturalismo del Merisi, realizzando due redazioni tratte dal David di Caravaggio (cfr. C. Strinati, Quesiti Caravaggeschi, in Caravaggio a Roma una vita dal vero, catalogo della mostra a cura di M. Di Savio e O. Verdi, Roma 2011, p. 28- C. Terzaghi, Galanino a Napoli tra Annibale Carracci e Caravaggio, in Napoli e l'Emilia. Studi sulle relazioni artistiche, a cura di a. Zezza, Napoli 2010, pp. 63 ; 86). Tuttavia, il sentimento naturalistico fu certamente incoraggiato dal soggiorno napoletano che dovrebbe scorrere tra il 1608 e il 1613. Prestando ancora attenzione al piccolo ritratto, si evince la stretta analogia con quello di Annibale custodito alla Galleria degli Uffizi (cfr. Gli Uffizi. Catalogo generale, a cura di L. Berti, Firenze 1979, p. 829, n. A183- olio su tavola, cm 13,6X9,6), spingendoci a immaginare che questo omaggio al maestro coincida con la sua morte avvenuta nel 1609, quando Galanino rientra a Roma per partecipare alle esequie.

Ringraziamo Massimo Pulini per l'attribuzione.

Bibliografia di riferimento:
F. Gatta, Baldassarre Aloisio detto il Galanino, in Roma al tempo di Caravaggio, catalogo della mostra cura di R. Vodret, Milano 2012, pp. 349 ; 350
G. Leone, R. Vodret, Di un nuovo ritratto funerario del Galanino in Roma, in Una vita per la storia dell'arte. Scritti in memoria di Maurizio Marini a cura di P. di Loreto, Roma 2015, pp. 213 ; 218
F. Gatta, Dipingere di maniera, e con l'esempio davanti al naturale, in Barocco in chiaroscuro. Persistenze e rielaborazioni del caravaggismo nell'arte del Seicento, Roma, Napoli, Venezia 1630 ; 1680, a cura di A. Cosma e Y. Primarosa, Roma 2020, pp. 13 ; 39

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Sale price
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Estimate
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Time, Location
21 Sep 2021
Italy, Genoa
Auction House
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(Bologna, 1577 - Roma, 1638)
Autoritratto di Baldassarre Aloisi con il ritratto di Annibale Carracci
Olio su tela, cm 82X68

L'opera raffigura l'autoritratto di un pittore, riconoscibile per la tavolozza e la piccola miniatura che porge all'osservatore ed è proprio quest'ultima effige dal chiaro sentimento carraccesco a confermare la cultura felsinea e a suggerire a Massimo Pulini l'attribuzione a Baldassarre Aloisi detto il Galanino. L'artista, nato a Bologna e allievo dei Carracci, esordisce dipingendo l'Allegoria dei Tre Fiumi per il funerale di Agostino (1602) e la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Francesco per la Chiesa di San Paolo in Monte oggi custodita nella Pinacoteca Nazionale di Bologna, in cui è evidente l'influenza di Ludovico. Nel 1607 lo sappiamo attivo a Roma in ambito carraccesco ma altresì influenzato dal naturalismo del Merisi, realizzando due redazioni tratte dal David di Caravaggio (cfr. C. Strinati, Quesiti Caravaggeschi, in Caravaggio a Roma una vita dal vero, catalogo della mostra a cura di M. Di Savio e O. Verdi, Roma 2011, p. 28- C. Terzaghi, Galanino a Napoli tra Annibale Carracci e Caravaggio, in Napoli e l'Emilia. Studi sulle relazioni artistiche, a cura di a. Zezza, Napoli 2010, pp. 63 ; 86). Tuttavia, il sentimento naturalistico fu certamente incoraggiato dal soggiorno napoletano che dovrebbe scorrere tra il 1608 e il 1613. Prestando ancora attenzione al piccolo ritratto, si evince la stretta analogia con quello di Annibale custodito alla Galleria degli Uffizi (cfr. Gli Uffizi. Catalogo generale, a cura di L. Berti, Firenze 1979, p. 829, n. A183- olio su tavola, cm 13,6X9,6), spingendoci a immaginare che questo omaggio al maestro coincida con la sua morte avvenuta nel 1609, quando Galanino rientra a Roma per partecipare alle esequie.

Ringraziamo Massimo Pulini per l'attribuzione.

Bibliografia di riferimento:
F. Gatta, Baldassarre Aloisio detto il Galanino, in Roma al tempo di Caravaggio, catalogo della mostra cura di R. Vodret, Milano 2012, pp. 349 ; 350
G. Leone, R. Vodret, Di un nuovo ritratto funerario del Galanino in Roma, in Una vita per la storia dell'arte. Scritti in memoria di Maurizio Marini a cura di P. di Loreto, Roma 2015, pp. 213 ; 218
F. Gatta, Dipingere di maniera, e con l'esempio davanti al naturale, in Barocco in chiaroscuro. Persistenze e rielaborazioni del caravaggismo nell'arte del Seicento, Roma, Napoli, Venezia 1630 ; 1680, a cura di A. Cosma e Y. Primarosa, Roma 2020, pp. 13 ; 39

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21 Sep 2021
Italy, Genoa
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