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LOT 63

CARLO COPPOLA

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(attivo a Napoli tra il 1740 e il 1742)
Battaglia
Olio su tela, cm 32X50
Il contributo della scuola napoletana al genere bellico fu fondamentale, i nomi di Aniello Falcone, Andrea da Lione, Salvator Rosa e Luca Giordano, compongono le note di una vicenda iconografica che segnerà tutto il XVII secolo, con l'aggiunta del maestro indiscusso e sempre fedele al tema attivo a Roma: Jacques Courtois. Tornando a Napoli e alle sue battaglie senza eroe, è ad un suo artista che si riconduce la tela in esame, a quel Carlo Coppola allievo di Falcone e suo diretto seguace. 'Il Coppola fece molto bene di battaglie, e tanto che molte volte le opere sue si scambiano con quelle dello stesso Maestro; ma tanto i Soldati, quanto i cavalli del Coppola hanno una certa pienezza più di quelli del Falcone [..]' (cfr. B. de' Dominici, Vite de' pittori, scultori, ed architetti napoletani, III, Napoli 1742-44, pag. 80). Con queste parole Bernardo de' Dominici elogia il talento pittorico del pittore, che attivo tra il 1640 e il 1672 divenne celebre per la sua battaglia produttiva, senza dimenticare le tele a soggetto storico. Tornando alla nostra opera, a confronto è possibile citare le diverse composizioni pubblicate da Giancarlo Sestieri, in cui si possono cogliere le analogie illustrative, l'omogenea struttura formale e le sensibilità cromatiche.

L'opera è corredata da una scheda critica di Giancarlo Sestieri.

Bibliografia di riferimento:
R. Nappi, Civiltà del Seicento a Napoli, catalogo della mostra a cura di R. Causa, Napoli 1984, vol. I, pag. 232, n. 2.45
G. Sestieri, I Pittori di Battaglie, Roma 1999, pp. 296-303, figg. 1, 9

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Estimate
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Time, Location
20 Jan 2023
Italy
Auction House
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(attivo a Napoli tra il 1740 e il 1742)
Battaglia
Olio su tela, cm 32X50
Il contributo della scuola napoletana al genere bellico fu fondamentale, i nomi di Aniello Falcone, Andrea da Lione, Salvator Rosa e Luca Giordano, compongono le note di una vicenda iconografica che segnerà tutto il XVII secolo, con l'aggiunta del maestro indiscusso e sempre fedele al tema attivo a Roma: Jacques Courtois. Tornando a Napoli e alle sue battaglie senza eroe, è ad un suo artista che si riconduce la tela in esame, a quel Carlo Coppola allievo di Falcone e suo diretto seguace. 'Il Coppola fece molto bene di battaglie, e tanto che molte volte le opere sue si scambiano con quelle dello stesso Maestro; ma tanto i Soldati, quanto i cavalli del Coppola hanno una certa pienezza più di quelli del Falcone [..]' (cfr. B. de' Dominici, Vite de' pittori, scultori, ed architetti napoletani, III, Napoli 1742-44, pag. 80). Con queste parole Bernardo de' Dominici elogia il talento pittorico del pittore, che attivo tra il 1640 e il 1672 divenne celebre per la sua battaglia produttiva, senza dimenticare le tele a soggetto storico. Tornando alla nostra opera, a confronto è possibile citare le diverse composizioni pubblicate da Giancarlo Sestieri, in cui si possono cogliere le analogie illustrative, l'omogenea struttura formale e le sensibilità cromatiche.

L'opera è corredata da una scheda critica di Giancarlo Sestieri.

Bibliografia di riferimento:
R. Nappi, Civiltà del Seicento a Napoli, catalogo della mostra a cura di R. Causa, Napoli 1984, vol. I, pag. 232, n. 2.45
G. Sestieri, I Pittori di Battaglie, Roma 1999, pp. 296-303, figg. 1, 9

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Italy
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