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LOT 0588

COFANETTO IN LEGNO E PASTIGLIA DORATA, VENETO O FERRARA

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XV-XVI SECOLO
in forma squadrata con cornici aggettanti, ornata da panoplie militari nel coperchio, arpie e profili entro ghirlande, le fasce con raffigurazioni tratte da episodi biblici, il coperchio con scomparto segreto superiore; usure, poche tracce di tarlo, cadute e mancanze nella pastiglia, sbeccature, restauri, i piedi mancanti
Alt. cm 12, larg. cm 21,5, prof. cm 14
A GILT-WOOD AND PASTIGLIA CASKET, VENETO OR FERRARA, 15TH-16TH CENTURY; WEAR, LOSSES, CHIPS, RESTORATIONS, MISSING FEET
Questo affascinante scrigno, può con buona probabilità, essere ricondotto alla produzione di una delle botteghe del Nord Italia attive per lo più nell'area veneto-ferrarese, tra la fine del XV e la metà circa del XVI secolo: come quella del cosiddetto 'Giudizio di Salomone', delle 'Figure allungate', dei 'Trionfi Romani', e ancora a quella dei 'Temi Morali e Amorosi' alla quale andrebbe riferita anche la nostra scatola minuta.
Istoriata su tutti i lati, presenta infatti un repertorio iconografico bene consolidato e tratto da racconti dell'Antico Testamento: il ciclo decorativo è incentrato sulla figura biblica di Giuditta, eroina che combatte l'esercito di Oloferne, con anche il celeberrimo episodio dove brandendo la scimitarra mostra la testa decapitata del generale assiro (Libro di Giuditta).
Inoltre, tra le possibili fonti di ispirazione e a conferma dell'attribuzione suggerita, si vedano anche alcuni stralci iconografici (figg. 1-2) riferiti agli episodi sopracitati e contenuti ne, la Bibbia di Borso d'Este, capolavoro della miniatura estense della metà del XV secolo, opera realizzata per il Duca di Ferrara da Taddeo Crivelli (e altri) tra il 1455 e il 1461.
Diversi esemplari simili, sono oggi conservati in musei italiani e stranieri: tra gli altri, il Louvre a Parigi, il Victoria and Albert Museum e la Wallace Collection di Londra, il Metropolitan Museum di New York e ancora, quello nelle collezioni della Fondazione Cini a Venezia (G. Manni, Mobili antichi in Emilia Romagna, Modena 1993, pag. 16).

Bibliografia di riferimento:
C. Bertolotto, Cofanetti in pastiglia del Rinascimento, Torino 2021, ad vocem
AA.VV., Cofanetti in pastiglia del Rinascimento italiano, Brescia 2005, ad vocem
G. Manni, op. citata, pag. 11 e segg.
G. Manni, Mobili in Emilia. Con una indagine sulla civiltà dell'arredo alla corte degli Estensi, Modena 1986, pag. 51 e segg.
P. M. de Winter, A little-known creation of renaissance decorative arts: the white lead pastiglia box, in Saggi e memorie di storia dell'Arte, n. 14, 1984, ad vocem

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Time, Location
22 Sep 2021
Italy, Genoa
Auction House
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XV-XVI SECOLO
in forma squadrata con cornici aggettanti, ornata da panoplie militari nel coperchio, arpie e profili entro ghirlande, le fasce con raffigurazioni tratte da episodi biblici, il coperchio con scomparto segreto superiore; usure, poche tracce di tarlo, cadute e mancanze nella pastiglia, sbeccature, restauri, i piedi mancanti
Alt. cm 12, larg. cm 21,5, prof. cm 14
A GILT-WOOD AND PASTIGLIA CASKET, VENETO OR FERRARA, 15TH-16TH CENTURY; WEAR, LOSSES, CHIPS, RESTORATIONS, MISSING FEET
Questo affascinante scrigno, può con buona probabilità, essere ricondotto alla produzione di una delle botteghe del Nord Italia attive per lo più nell'area veneto-ferrarese, tra la fine del XV e la metà circa del XVI secolo: come quella del cosiddetto 'Giudizio di Salomone', delle 'Figure allungate', dei 'Trionfi Romani', e ancora a quella dei 'Temi Morali e Amorosi' alla quale andrebbe riferita anche la nostra scatola minuta.
Istoriata su tutti i lati, presenta infatti un repertorio iconografico bene consolidato e tratto da racconti dell'Antico Testamento: il ciclo decorativo è incentrato sulla figura biblica di Giuditta, eroina che combatte l'esercito di Oloferne, con anche il celeberrimo episodio dove brandendo la scimitarra mostra la testa decapitata del generale assiro (Libro di Giuditta).
Inoltre, tra le possibili fonti di ispirazione e a conferma dell'attribuzione suggerita, si vedano anche alcuni stralci iconografici (figg. 1-2) riferiti agli episodi sopracitati e contenuti ne, la Bibbia di Borso d'Este, capolavoro della miniatura estense della metà del XV secolo, opera realizzata per il Duca di Ferrara da Taddeo Crivelli (e altri) tra il 1455 e il 1461.
Diversi esemplari simili, sono oggi conservati in musei italiani e stranieri: tra gli altri, il Louvre a Parigi, il Victoria and Albert Museum e la Wallace Collection di Londra, il Metropolitan Museum di New York e ancora, quello nelle collezioni della Fondazione Cini a Venezia (G. Manni, Mobili antichi in Emilia Romagna, Modena 1993, pag. 16).

Bibliografia di riferimento:
C. Bertolotto, Cofanetti in pastiglia del Rinascimento, Torino 2021, ad vocem
AA.VV., Cofanetti in pastiglia del Rinascimento italiano, Brescia 2005, ad vocem
G. Manni, op. citata, pag. 11 e segg.
G. Manni, Mobili in Emilia. Con una indagine sulla civiltà dell'arredo alla corte degli Estensi, Modena 1986, pag. 51 e segg.
P. M. de Winter, A little-known creation of renaissance decorative arts: the white lead pastiglia box, in Saggi e memorie di storia dell'Arte, n. 14, 1984, ad vocem

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22 Sep 2021
Italy, Genoa
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