COMMENTARIA IN PENTATEUCHUM MOSIS
COMMENTARIA IN PENTATEUCHUM MOSIS
Cornelio Cornelii A Lapide (Cornelis Van Der Stend) COMMENTARIA IN PENTATEUCHUM MOSIS, Antuerpie Apud Iacobum Meursium MDCLXXXI. In 4°. Raro in questa edizione del 1681. Commento biblico del gesuita Cornelius a Lapide (1567 - 1637). Legatura originale in pieno cuoio. Dorso con sei belle nervature e riccamente decorato in oro e titolo in oro al tassello. Tagli spruzzati, testo su due colonne. Frontespizio xilografico a tutta pagina realizzato dal Galle raffigurante la Regina di Saba in ginocchio davanti al trono di Salomone. Iniziali, fregi e finalini elegantemente incisi. Naturale brunitura del tempo alle pagine. Il Gesuita Cornelis Cornelissen van den Steen (1567 – 1637), poi latinizzato in Cornelio a Lapide (il cognome Van den Steen equivale a Della Pietra, latinizzato in: a Lapide), è stato un Esegeta e Biblista fiammingo. Di vasta e profonda cultura, nel Novembre del 1616 fu chiamato a Roma, dove insegnò Sacra Scrittura ed ebraico presso il Collegio Romano fino alla sua morte, avvenuta il 22 marzo 1637. Pp. 3 n.n., 1060, 56 n.n.
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COMMENTARIA IN PENTATEUCHUM MOSIS
Cornelio Cornelii A Lapide (Cornelis Van Der Stend) COMMENTARIA IN PENTATEUCHUM MOSIS, Antuerpie Apud Iacobum Meursium MDCLXXXI. In 4°. Raro in questa edizione del 1681. Commento biblico del gesuita Cornelius a Lapide (1567 - 1637). Legatura originale in pieno cuoio. Dorso con sei belle nervature e riccamente decorato in oro e titolo in oro al tassello. Tagli spruzzati, testo su due colonne. Frontespizio xilografico a tutta pagina realizzato dal Galle raffigurante la Regina di Saba in ginocchio davanti al trono di Salomone. Iniziali, fregi e finalini elegantemente incisi. Naturale brunitura del tempo alle pagine. Il Gesuita Cornelis Cornelissen van den Steen (1567 – 1637), poi latinizzato in Cornelio a Lapide (il cognome Van den Steen equivale a Della Pietra, latinizzato in: a Lapide), è stato un Esegeta e Biblista fiammingo. Di vasta e profonda cultura, nel Novembre del 1616 fu chiamato a Roma, dove insegnò Sacra Scrittura ed ebraico presso il Collegio Romano fino alla sua morte, avvenuta il 22 marzo 1637. Pp. 3 n.n., 1060, 56 n.n.
