Cecchi, L'albero di Jesse... 1807
Giovanni Battista Cecchi, L'albero di Jesse con Livorno sullo sfondo.
1807.
Bulino. mm 445x315. Foglio: mm 590x445. Firmata da entrambi gli incisori sotto la composizione in basso a sinistra. Datata “1807” sotto lo stemma al centro della dedica a monsignor Filippo Ganucci, primo vescovo di Livorno dal 1806 al 1813. L’incisione raffigura l’albero di Jesse, ovvero la genealogia di Gesù, tema iconografico attestato a partire dall’XI secolo, che trae origine dall'elaborazione concettuale della profezia di Isaia: "Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore" (Isaia XI, 1-2). A partire dal secolo XII e in primo luogo in ambiente cistercense, l'albero si presenta frequentemente associato alla figura della Vergine trionfante. Sullo fondo a destra la veduta del porto di Livorno con sullo stendardo la rogazione “A Peste, et Flagello/Terremostus/Libera nos”. Bellissima prova su pesante carta vergellata priva di filigrana. Bibliografia: F. Borroni Salvadori, La collezione di stampe della Biblioteca Marucelliana di Firenze, in Accademie e Biblioteche d'Italia, XXXVIII(1970), p. 105.
Condition Report: Ampi margini originari 60/80 mm. In alto a destra due macchie fuori dell’inciso ed altra all’estremità del margine. Uno strappo a metà del margine sinistro ed altro simmetrico al destro riparato al verso con nastro cartaceo. Per il resto conservazione ottima.
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Giovanni Battista Cecchi, L'albero di Jesse con Livorno sullo sfondo.
1807.
Bulino. mm 445x315. Foglio: mm 590x445. Firmata da entrambi gli incisori sotto la composizione in basso a sinistra. Datata “1807” sotto lo stemma al centro della dedica a monsignor Filippo Ganucci, primo vescovo di Livorno dal 1806 al 1813. L’incisione raffigura l’albero di Jesse, ovvero la genealogia di Gesù, tema iconografico attestato a partire dall’XI secolo, che trae origine dall'elaborazione concettuale della profezia di Isaia: "Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore" (Isaia XI, 1-2). A partire dal secolo XII e in primo luogo in ambiente cistercense, l'albero si presenta frequentemente associato alla figura della Vergine trionfante. Sullo fondo a destra la veduta del porto di Livorno con sullo stendardo la rogazione “A Peste, et Flagello/Terremostus/Libera nos”. Bellissima prova su pesante carta vergellata priva di filigrana. Bibliografia: F. Borroni Salvadori, La collezione di stampe della Biblioteca Marucelliana di Firenze, in Accademie e Biblioteche d'Italia, XXXVIII(1970), p. 105.
Condition Report: Ampi margini originari 60/80 mm. In alto a destra due macchie fuori dell’inciso ed altra all’estremità del margine. Uno strappo a metà del margine sinistro ed altro simmetrico al destro riparato al verso con nastro cartaceo. Per il resto conservazione ottima.