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LOT 0027

EDOARDO RUBINO

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Torino 1871 - 1954
Busto di fanciulla
Firmato E Rubino sul lato destro
Bronzo, alt. cm 36

Provenienza:
Genova, collezione privata

Rubino entra molto giovane nell'atelier di Leonardo Bistolfi, scultore al quale rimane legato professionalmente, artisticamente. Allievo all'Accademia Albertina di Odoardo Tabacchi e Luigi Belli, dal 1891 espone con continuità all'interno delle collettive annualmente allestite nei saloni della Società Promotrice di Belle Arti che, nel 1896, acquista il suo primo lavoro, la mezza figura in bronzo denominata 'Biondina'. Dagli anni ¿20 del Novecento, le ottime relazioni professionali e di amicizia con il pittore Giacomo Grosso e lo scultore Davide Calandra, introduce Rubino tra gli ospiti dei più importanti salotti borghesi di Torino, permettendogli di imporsi quale ritrattista alla moda dell'alta società conservatrice. Questi legami, uniti naturalmente alle qualità artistiche dello scultore, garantiscono a Rubino una serie d¿importanti committenze, dai bassorilievi dedicati alla regina Margherita ed a Umberto I presso l'Ospedale Mauriziano, alle sculture per la cappella degli Agnelli a Villar Perosa; e per la chiesa di San Edoardo a Sestriere e non ultimo, il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma. Legate agli stilemi della poetica dell'arte simbolista internazionale, le sue sculture, sono caratterizzate da motivi decorativi che rappresentano il momento di fusione tra percezioni sensoriali ed elementi spirituali. Si noti come, pur inserito nell'ambito di un filone artistico aggiornato, Rubino non manifesta alcun interesse nel partecipare attivamente con i colleghi ai movimenti teorici dell'epoca. L'opera è corredata da una lettera datata 22 giugno 1908 scritta da Rubino e dedicata a una giovane donna, probabilmente l'effigiata, alla quale tramite il Circolo degli Artisti l'artista donava il bronzo.

Bibliografia di riferimento:
E. Thovez, Placchette, medaglie, monumenti di Edoardo Rubino, in L'Arte decorativa moderna, II, n. 7, 1905, pag. 193
D. Pescarmona, Edoardo Rubino: dalla fortuna del Liberty al successo dell'Accademia, in Eclettismo e Liberty a Torino, sl
G. Casanova in Edoardo Rubino, a cura di F. Dalmasso, catalogo della mostra, Torino 1989, pagg. 89-110
S. Berresford, Edoardo Rubino e il Laboratorio Luciano: storia di una collaborazione, in Gypsum silente. 35 sculture dallo studio di Edoardo Rubino, a cura di A. Audoli, sl

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Time, Location
14 Jun 2021
Italy, Genoa
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Torino 1871 - 1954
Busto di fanciulla
Firmato E Rubino sul lato destro
Bronzo, alt. cm 36

Provenienza:
Genova, collezione privata

Rubino entra molto giovane nell'atelier di Leonardo Bistolfi, scultore al quale rimane legato professionalmente, artisticamente. Allievo all'Accademia Albertina di Odoardo Tabacchi e Luigi Belli, dal 1891 espone con continuità all'interno delle collettive annualmente allestite nei saloni della Società Promotrice di Belle Arti che, nel 1896, acquista il suo primo lavoro, la mezza figura in bronzo denominata 'Biondina'. Dagli anni ¿20 del Novecento, le ottime relazioni professionali e di amicizia con il pittore Giacomo Grosso e lo scultore Davide Calandra, introduce Rubino tra gli ospiti dei più importanti salotti borghesi di Torino, permettendogli di imporsi quale ritrattista alla moda dell'alta società conservatrice. Questi legami, uniti naturalmente alle qualità artistiche dello scultore, garantiscono a Rubino una serie d¿importanti committenze, dai bassorilievi dedicati alla regina Margherita ed a Umberto I presso l'Ospedale Mauriziano, alle sculture per la cappella degli Agnelli a Villar Perosa; e per la chiesa di San Edoardo a Sestriere e non ultimo, il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma. Legate agli stilemi della poetica dell'arte simbolista internazionale, le sue sculture, sono caratterizzate da motivi decorativi che rappresentano il momento di fusione tra percezioni sensoriali ed elementi spirituali. Si noti come, pur inserito nell'ambito di un filone artistico aggiornato, Rubino non manifesta alcun interesse nel partecipare attivamente con i colleghi ai movimenti teorici dell'epoca. L'opera è corredata da una lettera datata 22 giugno 1908 scritta da Rubino e dedicata a una giovane donna, probabilmente l'effigiata, alla quale tramite il Circolo degli Artisti l'artista donava il bronzo.

Bibliografia di riferimento:
E. Thovez, Placchette, medaglie, monumenti di Edoardo Rubino, in L'Arte decorativa moderna, II, n. 7, 1905, pag. 193
D. Pescarmona, Edoardo Rubino: dalla fortuna del Liberty al successo dell'Accademia, in Eclettismo e Liberty a Torino, sl
G. Casanova in Edoardo Rubino, a cura di F. Dalmasso, catalogo della mostra, Torino 1989, pagg. 89-110
S. Berresford, Edoardo Rubino e il Laboratorio Luciano: storia di una collaborazione, in Gypsum silente. 35 sculture dallo studio di Edoardo Rubino, a cura di A. Audoli, sl

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14 Jun 2021
Italy, Genoa
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