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LOT 0624

Ethnography - Linguistics. Lot of 7 works.

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CRISPI, Giuseppe. Memoria sulla lingua albanese: di cui se ne dimostra l'indole primordiale e se ne rintraccia la rimota antichita sino ai pelasghi ai frigj ai macedoni e agli eoli primitivi, che la costituisce in gran parte madre della lingua greca. Palermo, Lorenzo Dato, 1831

8vo, 186x122 mm, legatura in mezza pelle e cartonato marmorizzato. Titolo e fregi in oro al dorso. Pp. 76. Testo in italiano e multilingue (greco, albanese, antico dialetto frigio). Buon esemplare.

Memoria sulla storia e le radici della lingua albanese redatta dal filologo e sacerdote italiano di discendenza Arbëresh Giuseppe Crispi. L'opera vuole rintracciare l'antichità e la diffusione della lingua albanese in tempi remoti ed antichi, rintracciando nella lingua greca, già dagli scritti di Omero, moltissimi idiomi e vocaboli del tutto simili a quelli parlati nell'area abitata da popoli antichi nell'area geografica dove oggi si estende grossomodo l'Albania. Ulteriori esempi, sono quelli riferibili per la lingua frigia. La lingua albanese si ricollega dunque alla lingua frigia e a quella pelasgica e di conseguenza con la macedonica, per il fatto che molte usanze macedoniche risalgono allo stile frigio e non pochi nomi geografici della Macedonia sono gli stessi che si usavano nella Frigia, e cioè originari della lingua frigio-albanese; essendo certo che in quei luoghi ai tempi della monarchia macedone si parlasse una lingua locale che non era per nulla capita dai Greci. Crispi fu una delle figure principali della comunità Arbëresh di Sicilia di quell'epoca, che scrisse una serie di opere sulla lingua albanese.

Legato con/Bound with: CRISPI, Giuseppe. Discorso intorno al dialetto parlato e scritto in Sicilia quando fu abitata da Greci diviso in due epoche. Palermo, dalla Tip. F. Solli, 1832

Pp. 36. Testo anche in greco. Buon esemplare.

Legato con/Bound with: PEZZO, Marco. Dei Cimbri veronesi, e vicentini libri due. Verona, Agostino Carattoni stampator vescovile, 1763

Pp. [8], 104, [2]. Fregio xilografico all frontespizio. Iniziali e fregi xil. Bell’esemplare.

Bella edizione accresciuta del primo e del secondo libro, con l'aggiunta del vocabolario. L'opera tratta degli abitanti di alcuni paesi sparsi tra la provincia di Verona e dell'altopiano di Asiago che parlano la lingua cimbra. Una tradizione ritiene che queste provincie venete siano direttamente discendenti dai cimbri, provenienti dall'attuale Jutland, in Danimarca. I cimbri antichi invasero l'Italia sul finire del II secolo a.C. ma, sconfitti a Vercelli nel 101 a.C. dall'esercito romano guidato da Gaio Mario e ridotti a pochi superstiti, si ritirarono attorno alle prealpi Venete mantenendone il linguaggio e la cultura.

Legato con/Bound with: MAGNONI, Pasquale. Opuscoli. Napoli, Vincenzo Orsino, 1804.

Parte 1: Paschalis Magnonii De veris Posidoniae et Paesti originibus dissertatio; Parte 2: Lettera di Pasquale Magnoni al barone Giuseppe Antonini contenente alcune osservazioni critiche su i di lui Discorsi della Lucania; Pp. IV, 37, [3]; V, [3], 128. 1 carta di tavola incisa in rame ripiegata f.t. alla fine della seconda parte, raffiguranti il dritto e il rovescio di numerose monete greche. Fioriture sparse, ma leggere. Buon esemplare.

Legato con/Bound with: CEDRONIO, Alessandro. Dell'appellazione di Magna Grecia. Memoria di Alessandro Cedronio ... al signor Tito Masi, segretario del Consiglio di Stato di S.M.S [Napoli, 1808]

Pp. VI, 48. Il luogo e la data si evincono a carta π3v, alla fine della dedica dell’autore a Tito Mansi. Esemplare uniformente fiorito, ma in buono stato.

Legato con/Bound with: ROMANELLI, Domenico. Prospetto della Carta antica del Regno di Napoli e di un'opera storico-topografica dimostrativa dell'Ab. Romanelli. [Napoli, 1817]

Pp. 40. Articolo estratto dal Giornale Enciclopedico di Napoli, Anno VII, N. 1. Buon esemplare

Legato con/Bound with: TUCCI, Xaverio. De re epigraphica sintagma. Neapoli, Ex officina Bibliog, 1838

Pp. 35. Bell'esemplare.
Condition Report: Lot of 7 works collected in one volume. The topics dealt with are those of linguistics and ethnography, in the case of the first 3 works, there are dissertations on the origin of the city and the colonization of Magna Graecia made by writers of the Kingdom of Naples. The Romanelli article shows a prospect of the Kingdom of Naples. Important memory from the topographic point of view.

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02 Dec 2021
Italy, Padova
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CRISPI, Giuseppe. Memoria sulla lingua albanese: di cui se ne dimostra l'indole primordiale e se ne rintraccia la rimota antichita sino ai pelasghi ai frigj ai macedoni e agli eoli primitivi, che la costituisce in gran parte madre della lingua greca. Palermo, Lorenzo Dato, 1831

8vo, 186x122 mm, legatura in mezza pelle e cartonato marmorizzato. Titolo e fregi in oro al dorso. Pp. 76. Testo in italiano e multilingue (greco, albanese, antico dialetto frigio). Buon esemplare.

Memoria sulla storia e le radici della lingua albanese redatta dal filologo e sacerdote italiano di discendenza Arbëresh Giuseppe Crispi. L'opera vuole rintracciare l'antichità e la diffusione della lingua albanese in tempi remoti ed antichi, rintracciando nella lingua greca, già dagli scritti di Omero, moltissimi idiomi e vocaboli del tutto simili a quelli parlati nell'area abitata da popoli antichi nell'area geografica dove oggi si estende grossomodo l'Albania. Ulteriori esempi, sono quelli riferibili per la lingua frigia. La lingua albanese si ricollega dunque alla lingua frigia e a quella pelasgica e di conseguenza con la macedonica, per il fatto che molte usanze macedoniche risalgono allo stile frigio e non pochi nomi geografici della Macedonia sono gli stessi che si usavano nella Frigia, e cioè originari della lingua frigio-albanese; essendo certo che in quei luoghi ai tempi della monarchia macedone si parlasse una lingua locale che non era per nulla capita dai Greci. Crispi fu una delle figure principali della comunità Arbëresh di Sicilia di quell'epoca, che scrisse una serie di opere sulla lingua albanese.

Legato con/Bound with: CRISPI, Giuseppe. Discorso intorno al dialetto parlato e scritto in Sicilia quando fu abitata da Greci diviso in due epoche. Palermo, dalla Tip. F. Solli, 1832

Pp. 36. Testo anche in greco. Buon esemplare.

Legato con/Bound with: PEZZO, Marco. Dei Cimbri veronesi, e vicentini libri due. Verona, Agostino Carattoni stampator vescovile, 1763

Pp. [8], 104, [2]. Fregio xilografico all frontespizio. Iniziali e fregi xil. Bell’esemplare.

Bella edizione accresciuta del primo e del secondo libro, con l'aggiunta del vocabolario. L'opera tratta degli abitanti di alcuni paesi sparsi tra la provincia di Verona e dell'altopiano di Asiago che parlano la lingua cimbra. Una tradizione ritiene che queste provincie venete siano direttamente discendenti dai cimbri, provenienti dall'attuale Jutland, in Danimarca. I cimbri antichi invasero l'Italia sul finire del II secolo a.C. ma, sconfitti a Vercelli nel 101 a.C. dall'esercito romano guidato da Gaio Mario e ridotti a pochi superstiti, si ritirarono attorno alle prealpi Venete mantenendone il linguaggio e la cultura.

Legato con/Bound with: MAGNONI, Pasquale. Opuscoli. Napoli, Vincenzo Orsino, 1804.

Parte 1: Paschalis Magnonii De veris Posidoniae et Paesti originibus dissertatio; Parte 2: Lettera di Pasquale Magnoni al barone Giuseppe Antonini contenente alcune osservazioni critiche su i di lui Discorsi della Lucania; Pp. IV, 37, [3]; V, [3], 128. 1 carta di tavola incisa in rame ripiegata f.t. alla fine della seconda parte, raffiguranti il dritto e il rovescio di numerose monete greche. Fioriture sparse, ma leggere. Buon esemplare.

Legato con/Bound with: CEDRONIO, Alessandro. Dell'appellazione di Magna Grecia. Memoria di Alessandro Cedronio ... al signor Tito Masi, segretario del Consiglio di Stato di S.M.S [Napoli, 1808]

Pp. VI, 48. Il luogo e la data si evincono a carta π3v, alla fine della dedica dell’autore a Tito Mansi. Esemplare uniformente fiorito, ma in buono stato.

Legato con/Bound with: ROMANELLI, Domenico. Prospetto della Carta antica del Regno di Napoli e di un'opera storico-topografica dimostrativa dell'Ab. Romanelli. [Napoli, 1817]

Pp. 40. Articolo estratto dal Giornale Enciclopedico di Napoli, Anno VII, N. 1. Buon esemplare

Legato con/Bound with: TUCCI, Xaverio. De re epigraphica sintagma. Neapoli, Ex officina Bibliog, 1838

Pp. 35. Bell'esemplare.
Condition Report: Lot of 7 works collected in one volume. The topics dealt with are those of linguistics and ethnography, in the case of the first 3 works, there are dissertations on the origin of the city and the colonization of Magna Graecia made by writers of the Kingdom of Naples. The Romanelli article shows a prospect of the Kingdom of Naples. Important memory from the topographic point of view.

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