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Frans van de Casteele (Bruxelles 1541 circa - Roma...

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Frans van de Casteele (Bruxelles 1541 circa - Roma 1621) Crocifissione Olio su tela 1595 circa 71 x 51 cm L'opera è corredata di un studio del dott. Didier Bodart, disponibile via email su richiesta. Si ritiene che Frans van de Casteele sia stato una personalità influente nella formazione del clima culturale viterbese di fine Cinquecento: giunse a Roma nel 1572. Dal 1577 al 1620 fu iscritto all’Accademia di San Luca, poi all’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Divenne in breve tempo uno dei più grandi miniaturisti, anche se non rimangono tracce di questa sua attività salvo quello che scrisse Giovanni Baglione ne Le vite de’ pittori scultori e architetti pubblicata nel 1642. La sua produzione pittorica fu destinata principalmente all’Umbria, Lazio e Toscana. Nel catalogo delle sue opere ci sono alcuni dipinti destinati al santuario della Madonna della Quercia, due per le chiese di Orte (Madonna in Gloria, Perdono di Assisi), una per la chiesa dei Cappuccini di Viterbo (Madonna col Bambino e santi). Le tele della Quercia sono quattro, e risalgono ad un periodo compreso tra il 1588 e il 1608 e rappresentano rispettivamente una Pentecoste, una Natività, un S. Raimondo da Penafort e un’Annunciazione (oggi conservata nella chiesa di S. Sabina a Roma). E’ probabile che Casteele abbia lavorato su commissione del cardinale Alessandro Peretti, che aveva affidato al Cav. D’Arpino la decorazione della sua Palazzina nel complesso di Villa Lante, e che è probabile abbia avuto parte anche sui lavori della Quercia. Frans van de Casteele (Brussels c. 1541 - Rome 1621) Crucifixion Oil on canvas About 1595 72 x 52 cm

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Time, Location
30 Nov 2021
Italy, Milan
Auction House
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Frans van de Casteele (Bruxelles 1541 circa - Roma 1621) Crocifissione Olio su tela 1595 circa 71 x 51 cm L'opera è corredata di un studio del dott. Didier Bodart, disponibile via email su richiesta. Si ritiene che Frans van de Casteele sia stato una personalità influente nella formazione del clima culturale viterbese di fine Cinquecento: giunse a Roma nel 1572. Dal 1577 al 1620 fu iscritto all’Accademia di San Luca, poi all’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Divenne in breve tempo uno dei più grandi miniaturisti, anche se non rimangono tracce di questa sua attività salvo quello che scrisse Giovanni Baglione ne Le vite de’ pittori scultori e architetti pubblicata nel 1642. La sua produzione pittorica fu destinata principalmente all’Umbria, Lazio e Toscana. Nel catalogo delle sue opere ci sono alcuni dipinti destinati al santuario della Madonna della Quercia, due per le chiese di Orte (Madonna in Gloria, Perdono di Assisi), una per la chiesa dei Cappuccini di Viterbo (Madonna col Bambino e santi). Le tele della Quercia sono quattro, e risalgono ad un periodo compreso tra il 1588 e il 1608 e rappresentano rispettivamente una Pentecoste, una Natività, un S. Raimondo da Penafort e un’Annunciazione (oggi conservata nella chiesa di S. Sabina a Roma). E’ probabile che Casteele abbia lavorato su commissione del cardinale Alessandro Peretti, che aveva affidato al Cav. D’Arpino la decorazione della sua Palazzina nel complesso di Villa Lante, e che è probabile abbia avuto parte anche sui lavori della Quercia. Frans van de Casteele (Brussels c. 1541 - Rome 1621) Crucifixion Oil on canvas About 1595 72 x 52 cm

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