GIACINTO GIMIGNANI (attr. a)
(Pistoia, 1606 - Roma, 1681)
Il giudizio di Salomone
Olio su tela, cm 96X135
L'artista, formatosi nella bottega paterna, risulta documentato a Roma nel 1630 probabilmente grazie alla benevolenza di Giulio Rospigliosi, letterato e collezionista pistoiese che diverrà papa col nome di Clemente IX. Nella Città Eterna Giminiani fu accolto nella bottega di Pietro da Cortona ma la sua indole fu più strettamente classicista e attenta agli esempi rinascimentali e alla lezione dei bolognesi quali il Domenichino e il Reni. Infatti, guardando la produzione e la tela qui presentata, si evince quanto le scelte del pittore furono divergenti dal cortonismo più ortodosso, con le figure che appaiono delineate come in un fregio classico, condotte con un segno fermo e campiture cromatiche chiare e terse. Queste caratteristiche indicano altresì l'influenza degli artisti francesi attivi a Roma durante il quarto decennio, in modo particolare di Nicolas Poussin, ma anche di Errard, Lemaire, Stella e Mignard.
Bibliografia di riferimento:
A. Negro, Giacinto Giminiani, in Pietro da Cortona, catalogo della mostra a cura di A. Lo Bianco, Milano 1997, pp. 400 ; 403
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(Pistoia, 1606 - Roma, 1681)
Il giudizio di Salomone
Olio su tela, cm 96X135
L'artista, formatosi nella bottega paterna, risulta documentato a Roma nel 1630 probabilmente grazie alla benevolenza di Giulio Rospigliosi, letterato e collezionista pistoiese che diverrà papa col nome di Clemente IX. Nella Città Eterna Giminiani fu accolto nella bottega di Pietro da Cortona ma la sua indole fu più strettamente classicista e attenta agli esempi rinascimentali e alla lezione dei bolognesi quali il Domenichino e il Reni. Infatti, guardando la produzione e la tela qui presentata, si evince quanto le scelte del pittore furono divergenti dal cortonismo più ortodosso, con le figure che appaiono delineate come in un fregio classico, condotte con un segno fermo e campiture cromatiche chiare e terse. Queste caratteristiche indicano altresì l'influenza degli artisti francesi attivi a Roma durante il quarto decennio, in modo particolare di Nicolas Poussin, ma anche di Errard, Lemaire, Stella e Mignard.
Bibliografia di riferimento:
A. Negro, Giacinto Giminiani, in Pietro da Cortona, catalogo della mostra a cura di A. Lo Bianco, Milano 1997, pp. 400 ; 403