GIOVANNI BATTISTA RUOPPOLO

Natura morta con funghi e frutti
Olio su tela, 72,5x101 cm
Il dipinto è uno splendido esemplare di natura morta dell'illustre pittore napoletano Giovanni Battista Ruoppolo, che già il De Dominicis nel XVIII secolo definì come uno dei più importanti autori del settore. Influenzato dalla coeva natura morta romana, Ruoppolo ne fornì però una visione molto personale, caratterizzata da un raffinato realismo e da una grande abilità compositiva. Molte sono le tele dell'artista dove compaiono i funghi. In questo caso, la scena è permeata da una luce ancora caravaggesca e i funghi e i frutti son indagati con attenzione minuziosa che raggiunge vertici molto alti nella resa delle molli lamelle dei cappelli dei funghi e soprattutto nella raffigurazione attenta e di inimitabile realismo della Ramaria flava, meglio conosciuta con il nome di Manina o Ditola gialla, con il suo bianco e tozzo fusto dal quale partono diverse ramificazioni, che lo fanno somigliare ad un corallo.
Il formato orizzontale, il gusto già barocco dell'insieme e le dimensioni inducono a ritenere che il dipinto sia databile verso il 1665/70.