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LOT 82

GIUSEPPE PESCI

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(Parma ? - 1722)
Vaso di fiori
Olio su tela, cm 65X50
Esili sono le notizie riguardanti questo raffinato pittore di nature morte, già noto come Monogrammista A.V. e in seguito riconosciuto nella figura di Giuseppe Pesci, attivo in Emilia durante i primi anni del XVIII secolo. Il curioso appellativo deriva dalle iniziali visibili su una cornice custodita nel Ritiro di San Pellegrino a Bologna e raffigurante Fiori, frutta con un pappagallo e l'opera in esame, per la composizione e i caratteri di stile, presenta stringenti analogie e qualità atte a formulare l'attribuzione. Sobrio nel concepire le sue creazioni, l'artista esprime con eleganza la propria adesione al gusto rocaille, per l'uso di tonalità pastello e una stesura fresca, vivace, intrisa di luce e prossima al fare pittorico di Gianlisi. Giuseppe Pesci di cui si conoscono quattro nature morte provenienti dalla Rocca di Soragna e pagate al pittore il 12 giugno del 1706, lo si scopre altresì attivo per i Sanvitale a Fontanellato, i Pallavicino e presso altre nobili famiglie del parmense e del piacentino.

Bibliografia di riferimento:
G. e U. Bocchi, Naturaliter, nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana tra XVII e XVIII secolo, Casalmaggiore 1998, pp. 359-365
A. Crispo, Il collezionismo di Nature morte a Parma e Piacenza, in Fasto e Rigore. La Natura Morta nell'Italia settentrionale dal XVI al XVIII Secolo, catalogo della mostra a cura di G. Godi, Milano 2000, pp. 70-71, 73
A. Crispo, Giuseppe Pesci, in La natura morta in Emilia e in Romagna, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2000, pp. 193-195

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Estimate
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Time, Location
20 Jan 2023
Italy
Auction House
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(Parma ? - 1722)
Vaso di fiori
Olio su tela, cm 65X50
Esili sono le notizie riguardanti questo raffinato pittore di nature morte, già noto come Monogrammista A.V. e in seguito riconosciuto nella figura di Giuseppe Pesci, attivo in Emilia durante i primi anni del XVIII secolo. Il curioso appellativo deriva dalle iniziali visibili su una cornice custodita nel Ritiro di San Pellegrino a Bologna e raffigurante Fiori, frutta con un pappagallo e l'opera in esame, per la composizione e i caratteri di stile, presenta stringenti analogie e qualità atte a formulare l'attribuzione. Sobrio nel concepire le sue creazioni, l'artista esprime con eleganza la propria adesione al gusto rocaille, per l'uso di tonalità pastello e una stesura fresca, vivace, intrisa di luce e prossima al fare pittorico di Gianlisi. Giuseppe Pesci di cui si conoscono quattro nature morte provenienti dalla Rocca di Soragna e pagate al pittore il 12 giugno del 1706, lo si scopre altresì attivo per i Sanvitale a Fontanellato, i Pallavicino e presso altre nobili famiglie del parmense e del piacentino.

Bibliografia di riferimento:
G. e U. Bocchi, Naturaliter, nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana tra XVII e XVIII secolo, Casalmaggiore 1998, pp. 359-365
A. Crispo, Il collezionismo di Nature morte a Parma e Piacenza, in Fasto e Rigore. La Natura Morta nell'Italia settentrionale dal XVI al XVIII Secolo, catalogo della mostra a cura di G. Godi, Milano 2000, pp. 70-71, 73
A. Crispo, Giuseppe Pesci, in La natura morta in Emilia e in Romagna, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2000, pp. 193-195

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