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LOT 43

GLOBO TERRESTRE E GLOBO CELESTE DA BIBLIOTECA, FIRMATI JACOPO CANTELLI E DATATI 1660

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in legno rivestiti di carta dipinta, montati su supporto ottagonale ligneo a quattro gambe

tornite riunite da traverse rettilinee. Il globo terrestre reca cartiglio con l’iscrizione: GLOBO GEOHYDROGRAPHICO TRACCIATO SECONDO LE INFORMAZIONI DI VIAGGIATORI E DI COSMOGRAFI TUTTO CON PRECISIONE DISEGNATO E DESCRITTO NEI MARI ISOLE E CONTINENTI I CUI NOMI SONO REGISTRATI FORMA JACOPO CANTELI DA VIGNOLA 1660. Il globo celeste presenta lo stemma policromo della nobile famiglia bolognese Hercolani e reca due cartigli, il primo con l’iscrizione: Tipo dell'O[...] con la positione di tutte le stelle nello spatio et la forma delle varie Costellationi, secondo le norme di Tycone. Opera nobilmente eseguita da Jacopo Canteli da Vignola 1660 ad is[tan]za e spesa di S. Serenita Aloysio Hercolani, il secondo con la notazione: Corretto da parecchi errori che in studi antecedenti si trovano, secondo diligenti osservatione fatte fino ad hora con la massima cura, qui tenuti in conto e calcolati, e la precisa regola delle sei grandezze delle stelle; alt. cm 104, diam. cm 93

A TERRESTRIAL AND A CELESTIAL LIBRARY GLOBE, SIGNED JACOPO CANTELLI AND DATED 1660

Tra le poche notizie certe sulla figura di Giacomo Cantelli, cartografo emiliano che visse nel XVII secolo, studiò letteratura a Bologna e si specializzò come geografo tra Parigi, Venezia e Roma, c’è quella testimoniata dalle sue lettere secondo cui si applicò alla costruzione di due globi destinati alla biblioteca di Francesco II d’Este, per il quale aveva assunto l’incarico di geografo di corte. In seguito alle grandi scoperte geografiche l’interesse per questi oggetti si era notevolmente diffuso, come testimoniato dai celebri globi che Vincenzo Coronelli realizza per il Re di Francia nel 1683, dei quali si narra fossero di tale grandezza e perfezione da suscitare l’invidia degli altri regnanti. Solitamente i globi venivano fabbricati in coppia, uno terrestre ed uno celeste, per ornare saloni e biblioteche delle grandi dimore nobiliari.

Bibliografia di riferimento

A. Bonazzi, D. Dameri, F. Farinelli, Giacomo Cantelli. Geografo del Serenissimo, Bologna 1995, pp. 15-20

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16 Apr 2019
Italy
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in legno rivestiti di carta dipinta, montati su supporto ottagonale ligneo a quattro gambe

tornite riunite da traverse rettilinee. Il globo terrestre reca cartiglio con l’iscrizione: GLOBO GEOHYDROGRAPHICO TRACCIATO SECONDO LE INFORMAZIONI DI VIAGGIATORI E DI COSMOGRAFI TUTTO CON PRECISIONE DISEGNATO E DESCRITTO NEI MARI ISOLE E CONTINENTI I CUI NOMI SONO REGISTRATI FORMA JACOPO CANTELI DA VIGNOLA 1660. Il globo celeste presenta lo stemma policromo della nobile famiglia bolognese Hercolani e reca due cartigli, il primo con l’iscrizione: Tipo dell'O[...] con la positione di tutte le stelle nello spatio et la forma delle varie Costellationi, secondo le norme di Tycone. Opera nobilmente eseguita da Jacopo Canteli da Vignola 1660 ad is[tan]za e spesa di S. Serenita Aloysio Hercolani, il secondo con la notazione: Corretto da parecchi errori che in studi antecedenti si trovano, secondo diligenti osservatione fatte fino ad hora con la massima cura, qui tenuti in conto e calcolati, e la precisa regola delle sei grandezze delle stelle; alt. cm 104, diam. cm 93

A TERRESTRIAL AND A CELESTIAL LIBRARY GLOBE, SIGNED JACOPO CANTELLI AND DATED 1660

Tra le poche notizie certe sulla figura di Giacomo Cantelli, cartografo emiliano che visse nel XVII secolo, studiò letteratura a Bologna e si specializzò come geografo tra Parigi, Venezia e Roma, c’è quella testimoniata dalle sue lettere secondo cui si applicò alla costruzione di due globi destinati alla biblioteca di Francesco II d’Este, per il quale aveva assunto l’incarico di geografo di corte. In seguito alle grandi scoperte geografiche l’interesse per questi oggetti si era notevolmente diffuso, come testimoniato dai celebri globi che Vincenzo Coronelli realizza per il Re di Francia nel 1683, dei quali si narra fossero di tale grandezza e perfezione da suscitare l’invidia degli altri regnanti. Solitamente i globi venivano fabbricati in coppia, uno terrestre ed uno celeste, per ornare saloni e biblioteche delle grandi dimore nobiliari.

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A. Bonazzi, D. Dameri, F. Farinelli, Giacomo Cantelli. Geografo del Serenissimo, Bologna 1995, pp. 15-20

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