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LOT 758

Luca Ferrari, meglio conosciuto come Luca da Reggio e aiuti, Giove che dipinge le ali alle farfalle mentre Mercurio allontana la Virtù, 1644 ca.

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Luca Ferrari, meglio conosciuto come Luca da Reggio e aiuti

Giove che dipinge le ali alle farfalle mentre Mercurio allontana la Virtù, 1644 ca.

Giove che dipinge le ali alle farfalle mentre Mercurio allontana la Virtù, 1644 ca. Provenienza: - Scandiano (Reggio Emilia), importante famiglia locale (‘Este di Scandiano’?), 1970s. -prob. Venezia, Palazzo di San Cassiano, collezione dei fratelli Giovan Donato Correggio (1608-1674) e Agostino (1604-1678), 1646-1674: “un Giove che dipinge le farfalle con Mercurio e la Virtù di mano di Simon Cantarini Pesarese soaze [cornice] nere”. Bibliografia:- Massimo Pirondini, Luca Ferrari, Merigo ArtBooks, 1999, pp.48, 113-114, 224 (Cat.47). Bibliografia di riferimento:- Vincenzo Mancini, Luca Ferrari nel Veneto. Precisazioni e addenda, in “Arte veneta”, 77 (2020), pp.78-97, 242. -Massimo Pirondini, Aggiunte a Luca Ferrari, in “L’ arte di vivere l’Arte”, Et graphiae, 2018, pp.363-373. -Linda Borean e Stefania Mason, Il collezionismo d'arte a Venezia. Il Seicento, Marsilio, 2007. -Dorit Raines, Strategie d’ascesa sociale e Giochi di potere a Venezia nel Seicento. Le aggregazioni alla nobiltà, in “Studi veneziani”, ns.LI, 2006, pp.279-317. -Linda Borean, La quadreria di Agostino e Giovan Donato Correggio nel collezionismo veneziano del Seicento, Forum, 2000. -Linda Borean, Bernardo Strozzi’s portrait of a collector as Perseus in Dijon, in “The Burlington magazine”, 142.2000, pp.429-433. -Piermario Vescovo, La virtù e i "parpaglioni". Dosso Dossi e lo Pseudo-Luciano (Leon Battista Alberti), Leo S.Olschki, Vol. 51, No. 3 (Luglio-settembre 1999), pp.418-433. -Fabrizio Magan, Il collezionismo e la committenza artistica della famiglia Widmann, patrizi veneziani, dal Seicento all'Ottocento, in “Memorie, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, XLI, III, 1989, pp.33-38. L’opera in esame è da riferire al pittore Luca Ferrari detto Luca da Reggio, importante esponente della pittura reggiana del Seicento che fu attivo principalmente a Reggio Emilia e a Padova, con qualche incursione a Carpi, a Modena e a Venezia. Il soggetto rappresentato è tra i più insoliti e rari nella storia dell’arte ed è tratto dal dialogo Virtus scritto da Leon Battista Alberti negli anni trenta del XVI secolo, sebbene da sempre attribuito a Luciano. Nel dipinto è raffigurato il momento principale dell’opera di Alberti, quando la Virtù chiede a Mercurio di poter parlare con Giove per lamentarsi della Fortuna. Mercurio però, rifiuta la richiesta poiché Giove è impegnato nel frattempo a dipingere le ali alle farfalle e spiegando alla Virtù che lo stesso Giove deve a sua volta patire i capricci della Fortuna. Dosso Dossi (1468-1542) fu il primo artista a rappresentare questo soggetto in un dipinto ora conservato a Cracovia nel castello di Wawel che Luca Ferrari ebbe modo di vedere quando era a Venezia nella collezione Widmann nel 1659.
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm134x171
Condition Report(lievi cadute di colore e foro alla tela in basso al centro)

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23 Feb 2023
Italy, Vignanello
Auction House
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Luca Ferrari, meglio conosciuto come Luca da Reggio e aiuti

Giove che dipinge le ali alle farfalle mentre Mercurio allontana la Virtù, 1644 ca.

Giove che dipinge le ali alle farfalle mentre Mercurio allontana la Virtù, 1644 ca. Provenienza: - Scandiano (Reggio Emilia), importante famiglia locale (‘Este di Scandiano’?), 1970s. -prob. Venezia, Palazzo di San Cassiano, collezione dei fratelli Giovan Donato Correggio (1608-1674) e Agostino (1604-1678), 1646-1674: “un Giove che dipinge le farfalle con Mercurio e la Virtù di mano di Simon Cantarini Pesarese soaze [cornice] nere”. Bibliografia:- Massimo Pirondini, Luca Ferrari, Merigo ArtBooks, 1999, pp.48, 113-114, 224 (Cat.47). Bibliografia di riferimento:- Vincenzo Mancini, Luca Ferrari nel Veneto. Precisazioni e addenda, in “Arte veneta”, 77 (2020), pp.78-97, 242. -Massimo Pirondini, Aggiunte a Luca Ferrari, in “L’ arte di vivere l’Arte”, Et graphiae, 2018, pp.363-373. -Linda Borean e Stefania Mason, Il collezionismo d'arte a Venezia. Il Seicento, Marsilio, 2007. -Dorit Raines, Strategie d’ascesa sociale e Giochi di potere a Venezia nel Seicento. Le aggregazioni alla nobiltà, in “Studi veneziani”, ns.LI, 2006, pp.279-317. -Linda Borean, La quadreria di Agostino e Giovan Donato Correggio nel collezionismo veneziano del Seicento, Forum, 2000. -Linda Borean, Bernardo Strozzi’s portrait of a collector as Perseus in Dijon, in “The Burlington magazine”, 142.2000, pp.429-433. -Piermario Vescovo, La virtù e i "parpaglioni". Dosso Dossi e lo Pseudo-Luciano (Leon Battista Alberti), Leo S.Olschki, Vol. 51, No. 3 (Luglio-settembre 1999), pp.418-433. -Fabrizio Magan, Il collezionismo e la committenza artistica della famiglia Widmann, patrizi veneziani, dal Seicento all'Ottocento, in “Memorie, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, XLI, III, 1989, pp.33-38. L’opera in esame è da riferire al pittore Luca Ferrari detto Luca da Reggio, importante esponente della pittura reggiana del Seicento che fu attivo principalmente a Reggio Emilia e a Padova, con qualche incursione a Carpi, a Modena e a Venezia. Il soggetto rappresentato è tra i più insoliti e rari nella storia dell’arte ed è tratto dal dialogo Virtus scritto da Leon Battista Alberti negli anni trenta del XVI secolo, sebbene da sempre attribuito a Luciano. Nel dipinto è raffigurato il momento principale dell’opera di Alberti, quando la Virtù chiede a Mercurio di poter parlare con Giove per lamentarsi della Fortuna. Mercurio però, rifiuta la richiesta poiché Giove è impegnato nel frattempo a dipingere le ali alle farfalle e spiegando alla Virtù che lo stesso Giove deve a sua volta patire i capricci della Fortuna. Dosso Dossi (1468-1542) fu il primo artista a rappresentare questo soggetto in un dipinto ora conservato a Cracovia nel castello di Wawel che Luca Ferrari ebbe modo di vedere quando era a Venezia nella collezione Widmann nel 1659.
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: cm134x171
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