PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVII SECOLO

Giove
Olio su tela, cm 81X70

Il dipinto manifesta un caravaggismo mediato da una sensibilità classicista di matrice bolognese, questo indizio suggerisce di conseguenza una genesi culturale romana. Dal punto di vista cronologico si puì supporre una data d'esecuzione alla prima metà del secolo, al massimo tra il quarto e quinto decennio, cogliendo altresì una elegante suggestione guercinesca. Prendendo atto dell'alta qualità pittorica e al contempo escludendo il riferimento all'artista di Cento, si ipotizza che l'autore sia di origini forestiere a conoscenza dell'arte italiana e verosimilmente di formazione francese. Quest'ultima considerazione puì assumere una credibilità valutando l'attribuzione collezionistica del dipinto a Philippe de Champaigne (Bruxelles, 1602 - Parigi, 1674), impossibile da confermare ma comunque capace a offrire un ambito culturale. Valutando le difficoltà filologiche, non resta che ribadire la valenza estetica della tela, indubbiamente realizzata da un maestro.