SIMONE POMARDI
Monte Porzio 1760 ca. - Roma 1830
Vedute romane
Acquerelli su carta, cm 13X18,5 (5)
Provenienza:
Roma, collezione privata
L'artista si forma a Roma, dove si fa conoscere nell'ultimo decennio del secolo, come illustratore delle antichità di Roma. Dipinge ad acquarello e a tempera, ma anche ad olio. L'incontro con il pittore e letterato inglese Edward Dodwell è l'episodio più importante della vita di Pomardi; da questo nasce il progetto di un viaggio in Grecia, durante il quale Pomardi esegue una serie di disegni. Nel 1820 , tornato con circa 600 disegni dal lungo viaggio, ne redige un resoconto in due tomi: Viaggio nella Grecia fatto da Simone Pomardi negli anni 1804, 1805 e 1806, illustrato con tavole da lui disegnate e incise da Pietro Parboni. A Roma il pittore riprenderà la sua attività d'illustratore di monumenti romani, costituta spesso da acquerelli di grande formato. Abile nel disegno architettonico e dal vero, negli ultimi anni della sua vita farà da maestro al nipote Alessandro Castelli, destianto a diventare a sua volta uno dei più noti e importanti paesaggisti romani dell'Ottocento.
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Auction House
Monte Porzio 1760 ca. - Roma 1830
Vedute romane
Acquerelli su carta, cm 13X18,5 (5)
Provenienza:
Roma, collezione privata
L'artista si forma a Roma, dove si fa conoscere nell'ultimo decennio del secolo, come illustratore delle antichità di Roma. Dipinge ad acquarello e a tempera, ma anche ad olio. L'incontro con il pittore e letterato inglese Edward Dodwell è l'episodio più importante della vita di Pomardi; da questo nasce il progetto di un viaggio in Grecia, durante il quale Pomardi esegue una serie di disegni. Nel 1820 , tornato con circa 600 disegni dal lungo viaggio, ne redige un resoconto in due tomi: Viaggio nella Grecia fatto da Simone Pomardi negli anni 1804, 1805 e 1806, illustrato con tavole da lui disegnate e incise da Pietro Parboni. A Roma il pittore riprenderà la sua attività d'illustratore di monumenti romani, costituta spesso da acquerelli di grande formato. Abile nel disegno architettonico e dal vero, negli ultimi anni della sua vita farà da maestro al nipote Alessandro Castelli, destianto a diventare a sua volta uno dei più noti e importanti paesaggisti romani dell'Ottocento.