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Salomon Adler (Danzica 1630 - Milano 1709) Ritratto di...

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Salomon Adler (Danzica 1630 - Milano 1709) Ritratto di nobile in armatura Olio su tela 118 x 93 cm Salomon Adler è ricordato per la prima volta nelle Vite del Tassi con il nome di "Monsieur Salomone dall'Herr di Andegavia"; mentre nell’Ottocento, nel libro Illustri Bergamaschi di Pasino Locatelli, è chiamato prima "Salomone Herr pittore tedesco", poi "Monsieur Salomone dall'Herr". Il cognome Adler è stato desunto da una scritta che si trova sul retro dell'autoritratto conservato a Brera. Mentre i dati biografici vanno tutt’oggi perfezionati, ben definita da documenti e da opere è la sua personalità artistica. Sappiamo che ha operato consuccesso a Milano, dove entra in contatto con Fra' Galgario. Di formazione probabilmente nordica, ergo influenzata dai modelli fiamminghi e olandesi, egli dipinge ritratti con influenze dovute a Rembrandt, come si nota dalla ricercatezza degli effetti nei costumi e nei forti contrasti di luci. Nei visi, alla precisione nordica, preferisce un naturalismo pacato ammorbidito da calde luci. Un confronto convincente lo ritroviamo nelle opere riconosciute di sua mano, ove si nota la ricercatezza e brillantezza dei tessuti degli abiti, nonché il cenno di paesaggio retrostante. Nel Ritratto di Vitaliano VI Borromeo, del 1680, conservato a Isola Bella, Palazzo Borromeo, ritroviamo un convincente riscontro oggettivo soprattutto nella resa dell’armatura. Salomon Adler (Danzig 1630 - Milan 1709) Portrait of a noble in armor Oil on canvas 118 x 93 cm

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Time, Location
30 Nov 2021
Italy, Milan
Auction House
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Salomon Adler (Danzica 1630 - Milano 1709) Ritratto di nobile in armatura Olio su tela 118 x 93 cm Salomon Adler è ricordato per la prima volta nelle Vite del Tassi con il nome di "Monsieur Salomone dall'Herr di Andegavia"; mentre nell’Ottocento, nel libro Illustri Bergamaschi di Pasino Locatelli, è chiamato prima "Salomone Herr pittore tedesco", poi "Monsieur Salomone dall'Herr". Il cognome Adler è stato desunto da una scritta che si trova sul retro dell'autoritratto conservato a Brera. Mentre i dati biografici vanno tutt’oggi perfezionati, ben definita da documenti e da opere è la sua personalità artistica. Sappiamo che ha operato consuccesso a Milano, dove entra in contatto con Fra' Galgario. Di formazione probabilmente nordica, ergo influenzata dai modelli fiamminghi e olandesi, egli dipinge ritratti con influenze dovute a Rembrandt, come si nota dalla ricercatezza degli effetti nei costumi e nei forti contrasti di luci. Nei visi, alla precisione nordica, preferisce un naturalismo pacato ammorbidito da calde luci. Un confronto convincente lo ritroviamo nelle opere riconosciute di sua mano, ove si nota la ricercatezza e brillantezza dei tessuti degli abiti, nonché il cenno di paesaggio retrostante. Nel Ritratto di Vitaliano VI Borromeo, del 1680, conservato a Isola Bella, Palazzo Borromeo, ritroviamo un convincente riscontro oggettivo soprattutto nella resa dell’armatura. Salomon Adler (Danzig 1630 - Milan 1709) Portrait of a noble in armor Oil on canvas 118 x 93 cm

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