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Salvatore Rosa (Napoli 1615 - Roma 1673) Marina con...

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Salvatore Rosa (Napoli 1615 - Roma 1673)
Marina con veduta di arsenale
1635-37
Olio su tela
72 x 92 cm

Opera proveniente da una collezione privata milanese e corredata da uno studio della professoressa Caterina Volpi, disponibile su richiesta via email.

Salvatore Rosa studiò a Napoli con Francesco Fracanzano, Jusepe de Ribera e Aniello Falcone. Nel 1635 si trasferì a Roma, ove conobbe i bamboccianti. In particolare studiò l’opera Pieter van Laer e Michelangelo Cerquozzi. In seguito la sua formazione si arricchì in chiave classicista grazie all’approfondimento di Claude Lorrain, Nicolas Poussin e Pietro Testa. In questa fase si formò il suo paesaggio e la sua visione degli aspetti pittoreschi della natura. Contemporaneamente si esercitò nella pittura di figura, caratterizzati per la cruda espressività e le per tonalità scure, evidenziando le sue reminiscenze riberesche. Dal 1640 al 1649 fu a Firenze, entrando in contatto con l'ambiente intellettuale della città, circostanza che lo fece virare verso una pittura di ispirazione letteraria e filosofica. Di questo periodo sono noti i paesaggi dalla natura selvaggia e inospitale con richiami all’opera di che risentono dell'influsso di J. Callot e Filippo Napoletano; inoltre sono presenti soggetti legati alla magia, caratterizzati da un colore cupo e da un'ambientazione spoglia e inquietante. Nel 1649 tornò a Roma, e seguirono anni di grande impegno lavorativo pittorico e letterario. Si dedicò sia all'incisione sia alla pittura, producendo paesaggi, oramai celeberrimi e molto richiesti, opere di contenuto morale e filosofico e commissioni di dipinti con destinazione chiesastica.
Salvatore Rosa (Naples 1615 - Rome 1673)
Marina with a view of the arsenal
1635-37
Oil on canvas
72 x 92 cm

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Sale price
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Estimate
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Time, Location
24 May 2022
Italy, Milan
Auction House
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Salvatore Rosa (Napoli 1615 - Roma 1673)
Marina con veduta di arsenale
1635-37
Olio su tela
72 x 92 cm

Opera proveniente da una collezione privata milanese e corredata da uno studio della professoressa Caterina Volpi, disponibile su richiesta via email.

Salvatore Rosa studiò a Napoli con Francesco Fracanzano, Jusepe de Ribera e Aniello Falcone. Nel 1635 si trasferì a Roma, ove conobbe i bamboccianti. In particolare studiò l’opera Pieter van Laer e Michelangelo Cerquozzi. In seguito la sua formazione si arricchì in chiave classicista grazie all’approfondimento di Claude Lorrain, Nicolas Poussin e Pietro Testa. In questa fase si formò il suo paesaggio e la sua visione degli aspetti pittoreschi della natura. Contemporaneamente si esercitò nella pittura di figura, caratterizzati per la cruda espressività e le per tonalità scure, evidenziando le sue reminiscenze riberesche. Dal 1640 al 1649 fu a Firenze, entrando in contatto con l'ambiente intellettuale della città, circostanza che lo fece virare verso una pittura di ispirazione letteraria e filosofica. Di questo periodo sono noti i paesaggi dalla natura selvaggia e inospitale con richiami all’opera di che risentono dell'influsso di J. Callot e Filippo Napoletano; inoltre sono presenti soggetti legati alla magia, caratterizzati da un colore cupo e da un'ambientazione spoglia e inquietante. Nel 1649 tornò a Roma, e seguirono anni di grande impegno lavorativo pittorico e letterario. Si dedicò sia all'incisione sia alla pittura, producendo paesaggi, oramai celeberrimi e molto richiesti, opere di contenuto morale e filosofico e commissioni di dipinti con destinazione chiesastica.
Salvatore Rosa (Naples 1615 - Rome 1673)
Marina with a view of the arsenal
1635-37
Oil on canvas
72 x 92 cm

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24 May 2022
Italy, Milan
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